04 Maggio 2021

Malattie rare, l'Ema approva il Ctis, portale delle sperimentazioni cliniche

Di NS
Malattie rare, l'Ema approva il Ctis, portale delle sperimentazioni cliniche
Si potranno avere informazioni in tempo reale sugli studi condotti in Europa e su tutti i documenti relativi alle sperimentazioni dei nuovi farmaci

di NS

Lo scorso 21 aprile il Consiglio di amministrazione dell'Ema ha confermato che il portale e il database dell'Ue sulla sperimentazione clinica, uno dei principali risultati del regolamento sulla sperimentazione clinica e componente chiave del sistema informativo relativo (Ctis), è ora completamente funzionante e sulla buona strada per essere pubblicato entro il 31 gennaio 2022.

Un unico sistema informativo che garantirà, a livello europeo, trasparenza e supervisione nelle sperimentazioni cliniche che verranno avviate, in particolare per quelle che coinvolgono più Stati membri e dei loro risultati. Le aziende farmaceutiche avranno un sistema unico europeo per richiedere l'autorizzazione ad avviare una sperimentazione clinica e gli Stati membri se ne serviranno per la loro valutazione e partecipazione. Il lancio del portale è frutto di una lunga azione di advocacy condotta a livello europeo anche da Eurordis, organizzazione europea che rappresenta i 30 milioni di persone che in Europa vivono con una malattia rara.

"Siamo molto soddisfatti di questo risultato, che arriva dopo un lungo lavoro di advocacy da parte di Eurordis e delle sue Alleanze nazionali. Il portale infatti consentirà alle persone con malattia rara di avere informazioni in tempo reale sugli studi condotti in Europa e su tutti i documenti relativi alle sperimentazioni dei nuovi farmaci facilitando anche l'identificazione, da parte degli sponsor, dei pazienti idonei alla partecipazione", dichiara Simona Bellagambi, membro del Consiglio direttivo di Eurordis e delegata ai rapporti internazionali di Uniamo - Federazione italiana malattie rare.

Per Uniamo- Fimr onlus il lancio del portale, spiega il presidente Annalisa Scopinaro (nella foto), è un grande passo in avanti "per facilitare ed accelerare l'organizzazione delle sperimentazioni cliniche, con la massima trasparenza, per il beneficio delle persone con malattia rara". La Federazione si è sempre battuta per favorire la partecipazione delle associazioni di pazienti ai trial clinici, fin dalle prime fasi del loro disegno, in quanto elemento chiave nello sviluppo e nella definizione delle terapie farmacologiche in un'ottica personalizzata. Per molte delle 7mila malattie rare al momento conosciute, la ricerca scientifica e lo sviluppo di trial clinici costituiscono infatti prospettiva essenziale di miglioramento della qualità della vita.