10 Maggio 2022

Covid, 34 milioni di investimenti per la produzione di vaccini in Italia

Di NS
Covid, 34 milioni di investimenti per la produzione di vaccini in Italia
L'intervento del ministero dello Sviluppo economico per ampliare i laboratori Irbm e Advent di Pomezia, da dove nel 2013 uscìil preparato anti-Ebola

di NS

L'insorgere continuo di nuove varianti fa sìche la corsa al vaccino anti-Covid più aggiornato non possa permettersi di fermarsi. E l'Italia proseguirà a fare la sua parte: il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha autorizzato un accordo con l'azienda farmaceutica Irbm di Pomezia per realizzare un programma di investimenti di 34 milioni di euro, finalizzato a rafforzare la capacità di contrasto al Covid-19 e la diffusione di nuovi coronavirus.

L'obiettivo è ampliare la capacità dei laboratori di due società del gruppo, Irbm Spa e Advent Srl, incrementando la produzione e la sperimentazione di nuovi vaccini e terapie innovative, anche sulla base delle sinergie venutesi a creare nell'ambito del piano di collaborazione avviato nel 2020 con Oxford University e AstraZeneca, attraverso progetti industriali e di ricerca e sviluppo. L'investimento, oltre a salvaguardare l'occupazione esistente, consentirà la creazione di oltre 50 nuovi posti di lavoro.

"E' volontà del Governo continuare a sostenere gli investimenti in un settore strategico come il farmaceutico, dove la capacità di guardare al futuro e prevenire crisi sanitarie diventa fondamentale per garantire la salute dei cittadini e fronteggiare conseguenze economiche e sociali", ha spiegato Giorgetti. "In questa direzione - prosegue il ministro - va la scelta compiuta di introdurre, attraverso decreto legge, un nuovo meccanismo di fast track per favorire gli investimenti di imprese nel nostro Paese ed evitare cosìdi perdere rilevanti opportunità a causa dei tempi lunghi della burocrazia".

Irbm è una una società italiana, fondata nel 2009 a Pomezia, che opera nel settore della biotecnologia molecolare, della scienza biomedicale e della chimica organica. Una delle maggiori aree di ricerca dell'Istituto è la scoperta di nuovi farmaci nelle aree terapeutiche della neurodegenerazione, dell'oncologia e delle malattie infettive e parassitarie. Nei laboratori dell'Irbm, i ricercatori della società partecipata Advent hanno messo a punto il vaccino italiano anti-ebola, il cui brevetto è stato acquistato nel 2013 dalla società britannica Gsk.

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