Sanità e innovazione sostenibile, nasce un intergruppo in Parlamento  Â
Di NS
L'organismo bipartisan, di cui fanno parte una ventina di parlamentari, ha l'obiettivo rapportare le ragioni dell'economia a un "sistema sanitario equo, con terapie avanzate e accessibili per tutti"
di NS
"Rapportare la sostenibilità economica a una sanità equa, con terapie avanzate e medicina personalizzata accessibili per tutti". Questa, secondo quanto spiegato oggi dai promotori in una conferenza stampa a Montecitorio, la stella polare del nuovo soggetto che ha appena visto la luce in Parlamento, l'Intergruppo per l'innovazione sostenibile in sanità. Aderiscono alla sua costituzione una ventina di parlamentari di diversi schieramenti politici, membri delle commissioni Finanza e Bilancio, Affari sociali e Sanità di Camera e Senato.
Temi di politica, economia e finanza si intrecciano nell'attività del progetto: lo scopo è innovare la salute attraverso una nuova governance che contempli aspetti economici, nonchè l'adeguamento delle normative nell'ottica di una fluidificazione nell'accesso alle cure. "L'Intergruppo - sottolineano gli stessi promotori - punta su uno sviluppo della sostenibilità, della ricerca e della promozione delle terapie avanzate e delle medicina digitale per far progredire il nostro Paese sul terreno della concorrenza sul mercato e della competitività a livello internazionale".
"E' prioritario introdurre i necessari cambiamenti nelle norme che regolano la finanza pubblica per adeguare l'articolazione giuridica ai cambiamenti che interverranno con le terapie avanzate e con la medicina digitale – è la riflessione del senatore Pd Daniele Manca -. Dobbiamo garantire l'universalità d'accesso alle nuove terapie, garantendo la sostenibilità della finanza pubblica ed il pareggio di bilancio previsti in Costituzione. Le riforme servono per attrarre anche importanti investimenti nella ricerca e nella farmaceutica, indispensabili per favorire nuova occupazione". Secondo Manca, il 'brand' salute rappresenta una "straordinaria opportunità per sviluppare nel nostro Paese nuovi investimenti e promuovere una crescita economica sostenibile e qualificata".
Dell'organismo parlamentare fa parte anche la senatrice M5s Elisa Pirro: "Insistere sulle terapie avanzate rappresenta per noi un investimento - spiega - Intervenire in una fase precoce della malattia e in particolare su quelle oggi curabili con la terapia genica, destinata ad avere ulteriori sviluppi in futuro, permette di interrompere in uno stadio iniziale gli effetti deleteri della patologia, dalla disabilità al decesso. Con una diversa impostazione diventerà possibile garantire alla persona di vivere una vita piena, in salute e benessere, inserita attivamente nel sistema Paese. Questo nuovo approccio - evidenzia la parlamentare pentastellata - diventa un paradigma dal punto di vista sanitario ed economico".
Lisa Noja, deputata di Italia viva, mette invece in luce che "le terapie avanzate e le grandi innovazioni che si stanno realizzando in campo medico pongono la politica di fronte all'esigenza di adeguamento del sistema di finanziamento del Servizio sanitario nazionale". Entrando più nello specifico, Noja rileva come le terapie avanzate propongano un approccio "one shot" che cambia la storia della patologia e in quanto tali dovrebbero essere valutate come "un investimento a lungo termine sulla salute del paziente". Questo, aggiunge, implica non solo un intervento sulle modalità di rimborso delle terapie, ma anche un nuovo modo di affrontare l'approccio valutativo a questo tipo di trattamenti: "Si devono valutare complessivamente le prospettive del paziente, che con una terapia avanzata può spesso restare attivo e produttivo, con una conseguente riduzione dei costi assistenziali". In tale direzione, secondo la deputata, "servono dunque nuove competenze per le autorità regolatorie per svolgere questo tipo di verifiche a lungo termine e cosi creare un sistema accessibile per tutti i pazienti".
A conferma dell'ampia trasversalità dell'intergruppo, le parole del senatore di FdI Francesco Zaffini: "Noi politici di tutti gli schieramenti siamo chiamati a creare uno spazio di confronto bipartisan per un dibattito aperto a tutti gli stakeholders interessati alle scelte di politica sanitaria da adottare per consentire al nostro Paese di accogliere e promuovere lo sviluppo delle innovazioni sanitarie". Il senatore ricorda come "abbiamo 20 milioni di prestazioni sospese, un italiano su tre aspetta una prestazione sanitaria. Solo la tecnologia ci può salvare - conclude -. La sanità non ha colore".