20 Luglio 2022

Caldo record: come difendersi da colpi di calore, congestioni e disidratazione

L'allarme della Società italiana di medicina ambientale: con queste temperature seri rischi per la salute umana

Di NS
Foto di Gerd Altmann
Foto di Gerd Altmann

Il caldo record che ha investito in questi giorni l’Italia, con 9 città in bollino rosso e temperature che potrebbero raggiungere i 42°, rappresenta un serio pericolo per la salute umana, specie per soggetti più fragili come anziani, bambini e cittadini con patologie preesistenti. Lo sostengono i medici della Società italiana di medicina ambientale (Sima) che lanciano l’allarme circa le ripercussioni delle temperature elevate sul corpo umano.

 

“Il caldo eccessivo determina problemi sanitari in quanto può alterare il sistema di regolazione della temperatura corporea – avverte il presidente Alessandro Miani -. Il corpo umano si raffredda attraverso la sudorazione, ma in determinate condizioni ambientali questo non è sufficiente: una umidità eccessiva impedisce al sudore di evaporare, con il calore corporeo che aumenta rapidamente e può arrivare a danneggiare organi vitali e il cervello. Temperature eccessivamente elevate possono provocare disturbi lievi come crampi, svenimenti, edemi, ma anche problemi gravi, dalla congestione alla disidratazione, aggravando le condizioni di salute di persone con patologie croniche preesistenti”.

 

Nello specifico, tra i disturbi legati al caldo, i più frequenti sono le insolazioni, che determinano eritemi o ustioni anche accompagnate da una sintomatologia analoga al colpo di calore; i crampi e quindi dolori fisici causati da una perdita di sodio dovuto alla sudorazione e ad una conseguente modificazione dell’equilibrio idrico-salino; la formazione di edemi causati da una ritenzione di liquidi negli arti inferiori come conseguenza di una vasodilatazione periferica prolungata.

 

E poi ancora, occhio al rischio di congestioni, causate dall’assunzione di bevande ghiacciate in un organismo surriscaldato, i cui sintomi sono costituiti da sudorazione e dolore toracico, e a quelli di disidratazione: sintomi principali in questo caso sono sete, debolezza, vertigini, palpitazioni, ansia, pelle e mucose asciutte, crampi muscolari, abbassamento della pressione arteriosa.

 

Diversi dalle insolazioni sono invece i colpi di calore, che si verificano quando la fisiologica capacità di termoregolazione è compromessa e si manifesta con una ampia gradazione di segni e sintomi a seconda della gravità della condizione: il primo sintomo è rappresentato da un improvviso malessere generale, cui seguono mal di testa, nausea, vomito e sensazione di vertigine, fino ad arrivare a stati d’ansia e stati confusionali.

 

La Società italiana di medicina ambientale ha diffuso perciò una guida contenente alcuni consigli pratici per difendersi dal caldo. Nel dettaglio i camici green suggeriscono di:
Evitare di esporsi al caldo e al sole diretto e uscire di casa solo nelle ore più fresche;
– Assicurare un adeguato ricambio di aria in casa e agevolare la ventilazione naturale;
– Mantenere le stanze fresche schermando le finestre esposte al sole (utilizzando tapparelle, persiane, tende);
– Chiudere le finestre durante il giorno e aprirle durante le ore più fresche della giornata (la sera e la notte);
Fare bagni e docce frequenti e con acqua tiepida;
– Assumere almeno 3 litri di acqua durante la giornata, evitare alcolici e preferire cibi che contengono molta acqua, come frutta e verdura;
– Proteggere gli occhi con occhiali da sole, quando si esce di casa, e prevenire scottature con creme solari ad alto fattore protettivo;
Evitare l’attività sportiva all’aperto nelle ore più calde.

 
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