27 Luglio 2022

Senato: arriva il via libera definitivo alla riforma degli Irccs

La delega attua una milestone del Pnrr: l'obiettivo è rafforzare 52 poli d'eccellenza nella ricerca e nelle cure di alta specialità. Sileri: "Si valorizzano le potenzialità degli studiosi del Ssn"

Di U.S.V.
Senato: arriva il via libera definitivo alla riforma degli Irccs

Ecco messo a posto un altro tassello normativo che rimanda al Pnrr: l’Aula del Senato ha infatti approvato in via definitiva il ddl di delega al Governo per il riordino della disciplina degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs). Il provvedimento, collegato alla legge di Bilancio 2022-2024, è passato con 199 voti favorevoli, 10 contrari e un'astensione. Le misure riguardano 52 ospedali, sia pubblici che privati, per un totale di circa 14mila ricercatori, 18mila pubblicazioni scientifiche e circa 700mila ricoveri annui. Come accennato, la riforma è la numero 2 della Componente 2 (Innovazione ricerca e digitalizzazione del Ssn) della Missione 6 del Pnrr. La scadenza per questa milestone europea è fissata a fine anno, quindi bisognerà completare il lavoro con il varo di uno o più decreti legislativi di attuazione della delega che risale all’11 febbraio scorso.

Gli Irccs, regolati dal decreto legislativo 288 del 2003, qualificati come enti di rilevanza nazionale dotati di autonomia giuridica, perseguono finalità di ricerca prevalentemente clinica e traslazionale nel campo biomedico e nell’organizzazione e gestione dei servizi sanitari, ma dall’altra parte devono garantire standard di eccellenza nelle prestazioni di ricovero e cura di alta specialità. L’obiettivo del testo è in definitiva quello di migliorare proprio il rapporto tra ricerca, innovazione e assistenza sanitaria.

Si tratta quindi di assicurare la presenza di poli che siano un vero fiore all’occhiello. Di conseguenza, da una parte devono tenere il passo con i migliori standard internazionali e devono avere un respiro sovraregionale. Al tempo stesso, però, devono erogare prestazioni di alta complessità ai cittadini in un regime facilmente accessibile e quindi caratterizzato da una equilibrata distribuzione territoriale. Non per niente, se da un lato saranno introdotti criteri e parametri internazionali per il riconoscimento e la conferma del carattere scientifico di Irccs, con la valutazione dell’impact factor, della complessità assistenziale e dell’indice di citazione per garantire la presenza di sole strutture di eccellenza, dall’altro saranno definite le modalità di individuazione di un bacino minimo di riferimento per ciascuna area tematica, per rendere la valutazione circa l’attribuzione della qualifica Irccs più coerente con le necessità dei diversi territori.

Soddisfazione viene espressa dal ministro uscente della Salute, Roberto Speranza: "Gli Irccs sono un pezzo fondamentale del nostro Servizio sanitario nazionale. Con la riforma approvata oggi in Senato creiamo le condizioni per renderli più forti e pronti ad affrontare le sfide del futuro". Sulla stessa linea il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, secondo cui le norme contribuiscono tra l’altro a revisionare "l’attuale disciplina sul personale di ricerca del Ssn con l’obiettivo di valorizzarne potenzialità e percorso professionale, e incrementa la qualità della ricerca sanitaria nazionale attraverso il rafforzamento del raccordo tra le direzioni generali e le direzioni scientifiche degli Irccs". Ma "la riforma disciplina inoltre le modalità di svolgimento delle attività di ricerca, permettendo la costituzione di Reti di Irccs e facilitando la loro partecipazione a progetti di ricerca internazionali, e agevolando - conclude Sileri - l’attività di trasferimento tecnologico dall’idea progettuale all’eventuale brevetto e alla fase di produzione e commercializzazione".

Leggi anche: 

Camera: primo ok al riordino degli Irccs. Ora tocca al Senato

Riforma degli Irccs: la Camera punta a chiudere entro fine aprile

 

Sempre più vicini ai nostri lettori.
Segui Nursind Sanità anche su Telegram