08 Settembre 2022

Fisioterapisti, nasce l'Ordine autonomo. Speranza firma il decreto d'istituzione

Il ministro: "I finanziamenti per il Ssn devono essere alti, sopra il 7% del Pil"

Di NS
Fisioterapisti, nasce l'Ordine autonomo. Speranza firma il decreto d'istituzione

"Arriva a completamento un'importante procedura, merito di un lavoro condiviso, comune, di un vostro impegno condiviso. Questa mattina, proprio in questa giornata di particolare rilievo, ho provveduto a firmare formalmente il decreto che istituisce la Federazione nazionale degli Ordini della professione sanitaria di fisioterapista. Da questo momento c'è un Ordine autonomo che entra a far parte degli ordini delle professioni sanitarie. Penso sia un risultato importante di un lavoro che viene da lontano". Lo ha annunciato il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenendo da remoto al convegno al Senato "Pnrr e DM 77. Artrosi e malattie reumatiche nei nuovi modelli di assistenza territoriale: il contributo della fisioterapia nella Giornata mondiale della fisioterapia 2022", promosso dall'Associazione Italia di Fisioterapia (Aifi).

 

Gli anni della pandemia, ha poi detto Speranza, “ci hanno dimostrato con ancora più forza che serve investire di più sulle donne e gli uomini del nostro Servizio sanitario nazionale. Si metteva mediamente un miliardo all'anno sul Fondo sanitario nazionale, oggi abbiamo 10 miliardi in più rispetto a tre anni fa. Quindi siamo riusciti ad aumentare le risorse ma, per quanto mi riguarda, è solo un punto di partenza. Dobbiamo assolutamente mantenere il livello di finanziamenti sul Ssn ad un livello molto alto, sopra il 7% del Pil. Abbiamo più che mai bisogno di investire su quella che è una leva essenziale".

 

Il ministro ha infine insistito sul tema del personale, definendola “la partita più decisiva” ed è tornato sul nodo del tetto alla spesa che per il personale è “quello più insopportabile”: Anche in questo abbiamo fatto dei passi avanti: tutta la spesa del miliardo della spesa territoriale sarà finalmente fuori dal tetto che abbiamo aumentato del 10%, ma bisognerà fare ancora di più in un clima unitario. Le politiche della salute - ha concluso Speranza - sono un grande patrimonio del paese e dobbiamo insieme provare a costruire la dimensione di un'Italia che investe con ancora più coraggio sulla cosa più preziosa che ha: il nostro Servizio sanitario nazionale".

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