28 Settembre 2022

Elezioni, nel nuovo Parlamento pochi professionisti della sanità

Ancora manca l'ufficialità, ma è già possibile tracciare un primo bilancio: c'è il ministro uscente Speranza, tra i virologi passa Crisanti, fuori Lopalco. Nessuno scranno al momento agli infermieri

Di Giovanni Cedrone
Elezioni, nel nuovo Parlamento pochi professionisti della sanità

Dentro Speranza e Crisanti, fuori Lopalco e Mandelli. Acquisito il risultato elettorale, è il momento della conta dei promossi e bocciati e anche tra i professionisti sanitari candidati non sono mancate sorprese. Un dato, tuttavia, sembra acquisito: nessuno scranno va a rappresentanti della professione infermieristica. Non ci sono, comunque, ancora risultati ufficiali date anche le difficoltà di computo del Rosatellum: se per quanto riguarda i collegi uninominali le sentenze sono già scritte, più complesso è il calcolo della quota proporzionale. Altra variabile non trascurabile è la scelta che faranno i capilista candidati in più collegi e risultati eletti: dal collegio che sceglieranno dipenderà la sorte degli altri candidati in lista.

Speranza e Lorenzin promossi

Ce la fa il ministro della Salute Roberto Speranza, candidato per il Pd in quota Articolo 1, eletto alla Camera in Campania nel proporzionale: potrà continuare il suo lavoro nella sanità anche nei prossimi anni, anche se dall’opposizione. Con lui, per il Pd, eletta anche l’ex titolare della Salute Beatrice Lorenzin, in Parlamento da 16 anni.

Tra i neoparlamentari anche il virologo Andrea Crisanti che con 36mila preferenze nella Circoscrizione Estero – Europa si gode il successo e sarà una delle new entry più attese in Senato. Destino opposto per l’altro virologo candidato, Pier Luigi Lopalco, candidato per il Pd (in quota Articolo 1): sconfitto in Salento all’uninominale, continuerà il lavoro di consigliere regionale in Puglia.

I responsabili sanità dei partiti

Torna alla Camera Marcello Gemmato, responsabile sanità di Fratelli d’Italia e farmacista, eletto nel proporzionale a Taranto. Vince a sorpresa il collegio uninominale di Giugliano in Campania l’attuale capogruppo M5s in Senato Mariolina Castellone, ricercatrice oncologa al Cnr. Non ce la fa invece Andrea Mandelli, responsabile sanità di Forza Italia, sconfitto a Milano da Bruno Tabacci (unico eletto di Impegno Civico). Non passa nemmeno Annamaria Parente, presidente uscente della Commissione Sanità del Senato, candidata nel Lazio e in Sicilia per Azione/Italia Viva. Successo invece per Sandra Zampa, già sottosegretario alla Salute nel Conte II e responsabile sanità del Pd: per lei scatta il seggio nel proporzionale in Emilia Romagna.

 

Medici, infermieri e operatori sanitari: chi sale e chi scende

Sarà sicuramente un Parlamento con meno professionisti della sanità quello che partirà il 13 ottobre con le prime sedute di Camera e Senato della XIX Legislatura. Colpa certamente della riduzione del numero dei parlamentari da mille a 600 (400 deputati e 200 senatori), ma anche di una composizione delle liste che ha spesso penalizzato gli operatori sanitari. 

Confermato lo storico esponente leghista Roberto Calderoli, odontoiatra, che è in corsa per la carica di presidente del Senato. Vince nel collegio uninominale di Forlì la professoressa di Patologia clinica Gloria Saccani, deputata uscente, per Forza Italia. Il radiologo Giuseppe Mangialavori è confermato deputato alla Camera per Forza Italia, new entry invece il medico chirurgo Ignazio Zullo per Fratelli d’Italia. Dovrebbero farcela per il Movimento cinque stelle anche Barbara Guidolin, operatrice socio sanitaria ed Elisa Pirro, biologa, già capogruppo in commissione Sanità per il M5s.
Sarà di nuovo in Parlamento l’endocrinologo Graziano Delrio, esponente di punta del Partito democratico, eletto nella quota proporzionale in Emilia Romagna.

 

Gli illustri bocciati

Lascia le Camere dopo tre legislature Paola Binetti, psicologa e parlamentare di lungo corso, così come la neurologa Fabiola Bologna, entrambe vittime del modesto risultato della lista Noi Moderati.
Niente da fare per la farmacologa e professoressa alla Federico II di Napoli, Angela Ianaro, candidata per il Pd nel collegio Campania 2. Sconfitto a sorpresa nel collegio di Acerra il pediatra Paolo Siani, fratello di Giancarlo, giornalista ucciso dalla camorra. Per il M5s non passa a Roma il medico Manuel Tuzi.

Tutti fuori gli infermieri candidati. In Lombardia esclusa Stefania Mammì per il Movimento cinque stelle, stessa sorte per la piemontese Rosina Serratore, sempre M5s, e anche per Valentina Mozzi e Teresa Concu, entrambe in forza ad Unione popolare, la lista guidata da Luigi De Magistris. Non ce la fa nemmeno Rita Ragatzu (Forza Italia), già consigliere comunale di Selargius, così come Renata Mura (Noi Moderati), Rosa Maria Argiolas (Impegno Civico) e Matilde Marletta, candidata con +Europa. Bocciati infine Luciano D’Aiello (Unione Popolare), Massimiliano Stellato (Azione – Italia Viva), il lombardo Mariano De Mattia (Movimento Vita) e il marchigiano Enzo Palladino (Italexit).