Malattie del cuore: con CardioRace di corsa per la ricerca e la prevenzione
Ogni anno le patologie cardiovascolari uccidono oltre 4milioni di persone in Europa. La manifestazione romana anche quest'anno ha puntato tutto su scienza, sport e corretti stili di vita

Ogni anno le malattie cardiovascolari uccidono più di 4,3 milioni di persone in Europa e sono causa del 48% di tutti i decessi (54% per le donne, 43% per gli uomini). Le principali forme di malattie cardiovascolari sono le malattie cardiache coronariche e l'ictus. Numerosi aspetti riguardanti gli stili di vita, come fumo, dieta, sedentarietà e consumo di alcolici, sono corresponsabili di questo quadro. Ogni anno il fumo di sigaretta uccide più di 1,2 milioni di persone, e per 450 mila fumatori la causa del decesso è un evento o una malattia cardiovascolare. Oltre agli stili di vita scorretti, ci sono fattori di rischio per le malattie cardiovascolari di tipo patologico o fisiologico, come il diabete, l'ipertensione, l'ipercolesterolemia.
Per provare ad abbattere questi numeri, oltre alla ricerca e alla scienza medica, sono importanti manifestazioni, iniziative ed eventi che promuovono la prevenzione e i comportamenti sani. Esattamente come CardioRace, appuntamento tra sport e salute giunto alla sesta edizione e andato in scena, lo scorso week-end, nella caratteristica location del Gazometro (quartiere Ostiense) di Roma. Le gare, innanzitutto, competitive e no. Ma anche il villaggio con gli screening gratuiti per i cittadini, per testare lo stato di salute del proprio cuore e per controllare la pericolosità o meno dei propri nei.
Corsa, prevenzione e ricerca scientifica. Sono questi i tre capisaldi della manifestazione organizzata dalla DreamCom, con la Direzione scientifica dell'Inrc (Istituto nazionale per le ricerche cardiovascolari), con il supporto tecnico dell'Acsi Italia Atletica. Quattro gare: tre competitive e no (rispettivamente da chilometri 16,760, 12,680, 8,60), una gara non competitiva (km. 4,520), e una Kids run (km. 1,250). A fine giornata, sono stati quasi 900 i runner cha hanno indossato una pettorina, oltre 1.500 invece i partecipanti al Villaggio, con 582 controlli medici effettuati (diagnosticati, tra l'altro, 3 casi di sospetta patologia congenita).
“La ricerca” sulle malattie cardiovascolari “è fondamentale”. “Ancora oggi parliamo tanto di Covid, di malattie infettive, ma le malattie cardiovascolari sono purtroppo al primo posto per mortalità e per morbilità. È quindi importante lavorare nella ricerca, nella prevenzione della patologia cardiovascolare”. È quanto ha affermato Francesco Fedele, direttore del reparto di Cardiologia del Policlinico Umberto I di Roma e presidente dell'Inrc (Istituto nazionale per le ricerche cardiovascolari), a margine della manifestazione. “Anche il Pnrr, purtroppo, mette insieme tutte le patologie croniche non trasmissibili, senza dar loro la dignità specifica - ha aggiunto Fedele -. È importante sottolineare quanto si può fare a livello di ricerca ed è per questo che l'Istituto Nazionale per le Ricerche Cardiovascolari (INRC) sostiene CardioRace, corsa sia competitiva che non competitiva, giunta alla sesta edizione, per mettere al centro il cuore e per sensibilizzare la popolazione alla prevenzione cardiovascolare e al sostegno alla ricerca in questo settore critico”.