24 Febbraio 2023

Cancro, ecco la legge che introduce lo psiconcologo nei percorsi di cura

Il testo a prima firma Cattoi (Lega) stanzia 50 mln fino al 2024 per assumere gli specialisti. La deputata a Nursind Sanità: "E' un punto di partenza, puntiamo a creare una nuova figura professionale"

Di Giovanni Cedrone
Cancro, ecco la legge che introduce lo psiconcologo nei percorsi di cura

L’impatto psicologico del cancro va ben oltre il momento in cui viene effettuata la diagnosi. Spesso le conseguenze sulla psiche si protraggono nel tempo e anche dopo la guarigione le cicatrici fanno fatica ad andare via, con inevitabili conseguenze in famiglia e nella vita lavorativa. Uno studio recente segnala che il 30% di pazienti oncologici soffre di stress psicologico a livelli significativi, ma solo il 10% si rivolge a uno specialista per questo tipo di disturbo.

Nel Piano oncologico recentemente approvato in Conferenza Stato-Regioni (e ora finanziato con 50 milioni di euro grazie al dl Milleproroghe), l’importanza del supporto psicologico è messa nero su bianco. Si sottolinea che "è marcata la necessità di attivare, per le diverse neoplasie e nelle varie fasi di malattia (compresa la survivorship), percorsi psico-oncologici di prevenzione, cura e riabilitazione del disagio emozionale, siano essi di supporto o più specificamente psicoterapeutici (individuali, di coppia, familiari) per il paziente e la sua famiglia". E viene rilevato anche che all’interno dei Percorsi diagnostico terapeutici assistenziali (Pdta) oncologici sarebbe opportuno anche prevedere la valutazione e il monitoraggio del trattamento degli aspetti psicologici.

Anche il Parlamento si muove. La deputata della Lega Vanessa Cattoi, coordinatrice dell’intergruppo parlamentare "Insieme contro il cancro",  ha presentato un progetto di legge per l’istituzione dei servizi di psiconcologia nell'ambito del percorso di assistenza e di cura dei pazienti oncologici e oncoematologici. Il servizio, secondo l’articolato, dovrà essere presente in ogni unità operativa complessa di oncologia e sarà rivolto non solo ai pazienti ma anche ai loro familiari.

Nel dettaglio, la proposta di legge prevede 50 milioni di euro da oggi al 2024 per assumere psicologi in possesso di un titolo di formazione post-laurea e l’iscrizione alla Società italiana di psiconcologia costituirà titolo preferenziale.
"I fondi serviranno ad assumere degli psiconcologi all’interno della rete del Sistema sanitario nazionale – spiega Cattoi a Nursind Sanità -. La figura dello psiconcologo è importante e non deve essere considerata come accessoria, ma anzi deve essere presente in ogni centro e anche all’interno delle Breast unit. È importante che il team che prende in carico il paziente sia multidisciplinare per garantire la migliore assistenza possibile e in questo senso l’aspetto psicologico è cruciale".

In Italia, il primo servizio di psicologia orientato specificamente all'assistenza del paziente oncologico fu costituito nel 1980 presso l'Istituto nazionale per la ricerca sul cancro di Genova. A Milano, nel 1985, venne poi fondata la Società italiana di psiconcologia (Sipo), una società scientifica che sta svolgendo una notevole attività di divulgazione e formazione sulla materia.

"La volontà politica è quella di arrivare a definire una figura professionale ad hoc – spiega Cattoi –. Ma siccome il percorso richiede molto tempo abbiamo preferito iniziare con questa proposta di legge. Il punto è che non bisogna occuparsi del malato solo nella fase acuta, quando si manifesta la malattia. La persona deve essere seguita anche nella fase successiva e persino dopo la guarigione. Adesso sopperiscono molto le associazioni dei pazienti, ma c’è bisogno di investire di più".

 

La proposta di legge


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