10 Marzo 2023

Aggressioni ai sanitari, Schillaci: "Numeri preoccupanti. Le più colpite sono le infermiere"

Per il ministro da un lato occorre "rieducare" i cittadini, ma dall'altro "rendere più attrattive le professioni"

Di NS
Aggressioni ai sanitari, Schillaci: "Numeri preoccupanti. Le più colpite sono le infermiere"

"Purtroppo nell'ultimo periodo abbiamo visto un crescente numero di episodi di aggressione, soprattutto nei Pronto soccorso, ai danni degli operatori sanitari. È un problema culturale: chi arriva al Ps deve capire che le persone con il camice bianco sono lì per prendersi cura di chi ha bisogno e su questo stiamo avviando con il Ministero una campagna di sensibilizzazione e, in collaborazione con il ministero dell'Interno, abbiamo aumentato i presidi di polizia negli ospedali". Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ospite di Uno Mattina su Rai 1.

 

"E' attivo un Osservatorio su queste problematiche: ha preparato una relazione che verrà inoltrata al Parlamento entro fine mese. Sono numeri preoccupanti: soprattutto nella settimana della festa della donna - ha sottolineato - gran parte delle violenze sono a carico di operatrici sanitarie, in particolare infermiere, e questo rattrista ancora di più". Per Schillaci "bisogna rieducare" i cittadini e "far capire che chi si trova nei Pronto soccorso è lì per prendersi cura dei pazienti. E poi c'è tutto il nostro impegno per rendere nuovamente le professioni sanitarie più attrattive: non solo aumentare le retribuzioni, ma rendere anche il luogo di lavoro più sicuro e migliore, far sentire a chi passa il suo tempo in ospedale di far parte di un progetto migliore di cura per gli altri, ma anche di soddisfazione personale".

 

Tra le priorità ribadite dal ministro anche la riduzione del carico burocratico "che oggi pesa molto sui medici e sui professionisti sanitari. Oggi il 70-80% delle persone che si reca al Pronto soccorso lo fa in maniera inappropriata. La sanità è cambiata: dobbiamo offrire una maggiore sanità territoriale ai cittadini, come è emerso dalla pandemia".
"Stiamo lavorando su questo, ci sono i fondi del Pnrr che dobbiamo sapere utilizzare in maniera corretta. La vera trasformazione - ha aggiunto - sarà la digitalizzazione della sanità italiana: è uno strumento fondamentale anche per superare le tante diseguaglianze che oggi ci sono nel Servizio sanitario pubblico". Per il titolare di Lungotevere Ripa, "il sistema nazionale italiano è validissimo, gli operatori sono tra i migliori al mondo e noi – ha concluso - cerchiamo di difenderlo in ogni modo per assicurare una sanità a tutti, indipendentemente da dove vivono e da quanto guadagnano".

 

 

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