17 Maggio 2023

Dl energia, salta la stabilizzazione dei ricercatori sanitari

Posta alla Camera la questione di fiducia. Fa discutere il passo indietro sui precari. "Gravissimo" per il Pd. M5s: "C'è maggioranza che se la prende coi più deboli". FdI rilancia: "Torneremo prestissimo a occuparci della vicenda"

Di NS

Sarà votata domani la questione di fiducia posta oggi sul dl Energia alla Camera. Ma il provvedimento è approdato in Aula con delle modifiche dell'ultima ora che riguardano proprio la sanità. In particalora fa rumore la soppressione di una modifica che riguarda la stabilizzazione dei ricercatori degli Irccs e degli Izs.

E' stato infatti approvato dalle commissioni Finanze e Affari sociali l'emendamento dei relatori che stralcia la norma sull'assunzione a tempo indeterminato dei ricercatori degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico pubblici e degli Istituti zooprofilattici sperimentali. Sulla misura la Commisione Bilancio di Montecitorio aveva rilevato problemi di copertura. Per questo, e anche per ulteriori aggiustamenti sul testo, è stato necessario un breve rinvio del decreto in Commissione dopo che in Aula si era già conclusa la discussione generale. 

 

Opposizioni sul piede di guerra, naturalmente, dopo lo stralcio. Di un "pasticcio enorme", parla la capogruppo di Alleanza verdi e sinistra alla Camera Luana Zanella: l' art 16/bis del dl Energia "che riguarda la stabilizzazione dei precari degli istituti di ricerca sanitari, cioè l'unica cosa buona di quel provvedimento, è senza copertura - incalza -: è una vergogna per Governo e maggioranza, questo è malgoverno". "In commissione congiunta Affari sociali e Finanze era stata votata all'unanimità la stabilizzazione dei lavoratori precari Irccs. Una misura giusta e doverosa - ricostruiscono Marco Furfaro, capogruppo in commissione Affari sociali alla Camera del Pd e i componenti dem Ilenia Malavasi, Paolo Ciani, Gianni Girelli, Nico Stumpo - In queste ore il Governo ha cambiato idea e chiesto alla maggioranza di sopprimere l'emendamento, assumendosi una responsabilità gravissima".

Sugli scudi anche il M5s che con Andrea Quartini, capogruppo pentastellato in Affari sociali, attacca: "Continuiamo a vedere una maggioranza che se la prende con i più deboli e che invece quando si rischia di toccare i poteri forti fa un passo indietro". Un lungo j'accuse quello di Quartini che prosegue: "Sul Servizio sanitario nazionale, poi, di fronte a un personale sanitario allo stremo delle forze perché i pronto soccorso stanno letteralmente scoppiando, di fronte a una carenza di personale incredibile, c’era stata la promessa del ministro Schillaci di chiudere alle esternalizzazioni e di bloccare il ricorso ai gettonisti. Ma nel decreto abbiamo assistito a una clamorosa e inaccettabile inversione di marcia. È stata estesa la possibilità di uso dei gettonisti e a un personale stremato è stato promesso di avere degli straordinari per lavorare di più. Ma i nostri medici e i nostri infermieri hanno bisogno di riposarsi, non di altre ore di lavoro. Con le spese necessarie per pagare straordinari, contratti a somministrazione e gettonisti, si potrebbe assumere tutto il personale che manca". 

 

Dalla maggioranza è stato Guerino Testa, deputato di FdI, che prova a rassicurare: "I precari dell'Ircss saranno stabilizzati. La richiesta del Governo di ritirare l'emendamento approvato all'unanimità va accolto per senso di responsabilità, ma siamo già al lavoro per definire nuove coperture e inserirle nel primo provvedimento utile. Insomma, sono certo - conclude - che il Parlamento, concorde nel ritenere inadeguate le posizioni professionali di questi lavoratori, tornerà prestissimo ad occuparsi della vicenda".

 

 

 

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