22 Maggio 2023

Covid, verso il voto alla Camera sulla commissione d'inchiesta

Oggi in Aula la discussione generale sul testo unificato e da domani il voto. Maggioranza e opposizioni divise su ratio e obiettivi. Ecco che cosa prevede il testo

Di NS

Conto alla rovescia per il voto della Camera sulla commissione d'inchiesta sulla gestione del Covid in Italia voluta dalla maggioranza, con Fratelli d'Italia che ne rivendica la presidenza. Oggi è prevista la discussione generale, da domani l'Aula di Montecitorio vota. "Vengo da uno dei territori più colpiti dalla pandemia, Bergamo. La domanda più ricorrente che ci facciamo - ha dichiarato per FdI il deputato Andrea Tremaglia nel suo intervento inell'emiciclo di Montecitorio - è perché il Covid sia stato così feroce soprattutto in alcune zone. La commissione parlamentare non serve a cercare vendetta. Tutti sappiamo che non si possono portare indietro le lancette dell'orologio. Ma oltre allo studio scientifico per capire cosa accaduto, serve una analisi dal punto di vista politico e amministrativo. Non come una clava da agitare, ma per rispetto di chi ha sofferto e perché non riaccada più. Lo dobbiamo ai tanti italiani che credono nelle istituzioni e nella politica, come l'imprenditore Italo Pilenga, mancato nei primi giorni di pandemia. Non per vendetta e con odio ma per giustizia e con amore".

Un approccio completamente diverso da quello delle opposizioni, M5s in testa. Proprio la deputata pentastellata Vittora Baldino ha infatti sottolineato: "Noi saremmo perfettamente d’accordo all’istituzione di una commissione d’inchiesta sul Covid, se questa venisse intesa come uno strumento nelle mani di Governi, Regioni, Comuni che si dovessero trovare, e speriamo che non accada mai più, a dover gestire una crisi pandemica come quella che il governo Conte 2 e tutti gli enti locali italiani si sono trovati di fronte nel 2020. Oggi, invece, dobbiamo denunciare un vero e proprio scandalo: la maggioranza, con la forza e l’arroganza dei numeri, vuole istituire una commissione d’inchiesta che contiene già una sentenza scritta e che vuole essere una condanna del governo Conte 2 e un’assoluzione dei presidenti di Regione. Ma la nostra Costituzione prevede che siano le Regioni a legiferare in tema di sanità. L’obiettivo di questa Commissione non è quindi quello di indagare su cosa non ha funzionato, per fare in modo che ciò che è avvenuto non accada più, che i futuri amministratori abbiano una cassetta degli attrezzi per eventi come la pandemia".

Nel mirino di Baldino, in particolare, finisce l'articolo 3 della proposta di legge che contempla i compiti della commissione e che la deputata M5s definisce "allucinante": "In un punto, si propone addirittura di verificare l’efficacia della comunicazione istituzionale e delle informazioni diffuse durante la pandemia". Si tratta del punto bb che che affida alla Commissione il compito di "verificare l’efficacia, l’adeguatezza e la congruità della comunicazione istituzionale e delle informazioni diffuse alla popolazione durante la pandemia e nel periodo immediatamente precedente e successivo".  In pratica, argomenta la parlamentare, "si vuole indagare sulle conferenze stampa del presidente Conte, invece che su chi diffondeva fake news sulla pandemia e sui vaccini. La verità è che si vuole assolvere i presidenti di Regione: da una parte si chiede maggiore autonomia e dall’altra non ci si vuole assumere le responsabilità che ne derivano".


In effetti, l'articolo 3 dettaglia tutto il lavoro che la Commisisone una volta istituita si troverà a svolgere: dall'indagare e valutare "l’efficacia, la tempestività e i risultati delle misure adottate dal Governo e dalle sue strutture di supporto al fine di contrastare, prevenire, ridurre la diffusione e l’impatto del Sars-Cov-2", all'accertare "le ragioni del mancato aggiornamento del piano pandemico nazionale redatto nel 2006" così come quelle "della mancata attivazione del piano pandemico nazionale allora vigente". Ai commissari, inoltre, spetterà "verificare la quantità, la qualità e il prezzo dei dispositivi di protezione individuale, dei dispositivi medici, dei materiali per gli esami di laboratorio e degli altri beni sanitari presenti immediatamente prima dell’emergenza pandemica e poi acquistati dal Governo e dalle sue strutture di supporto e distribuiti alle regioni nel corso dell’emergenza pandemica", oltre che "verificare l’esistenza di eventuali ritardi, carenze e criticità nella catena degli approvvigionamenti". Tra i compiti dei membri della Commissione, che come recita l'articolo 2 saranno in tutto 30 (15 deputati e 15 senatori), ci sarà anche quello di scandagliare l'operato del commissario straordinario "accertando e valutando eventuali responsabilità", incluso l'acquisto dei dispositivi di protezione individuale prodotti in Cina o dei tanto discussi banchi a rotelle per le scuole. 

 

Il provvedimento

 

 

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