Formazione sanitaria: 34mila posti per infermieri nell'accordo Stato-Regioni
La proposta del Ministero agli enti intermedi prevede un incremento di oltre 3mila richieste per l'anno accademico 2023-2024. Complessivamente si sfiora la soglia delle 76mila unità con 18mila medici
Di U.S.V.
Una delle premesse chiave è che si è verificato “il pieno accoglimento dei fabbisogni espressi dalle Regioni” per l’anno accademico 2023-2024, “prevedendo inoltre una rimodulazione in aumento delle stime di fabbisogno per le professioni di: infermiere, ostetrica-o, fisioterapista, logopedista, terapista occupazionale, tecnico audioprotesista, dietista, assistente sanitario”. Anche perché i numeri espressi dalle Regioni risultano inferiori a quelli definiti dai rispettivi ordini professionali. Dunque, ci si è allineati alle stime delle categorie, alzando le soglie che erano state fissate nell’accordo Stato-Regioni del 6 luglio 2022.
Su queste basi il ministero della Salute ha finalmente trasmesso agli enti intermedi lo schema di accordo per il fabbisogno di laureati magistrali a ciclo unico in Medicina, Veterinaria, Odontoiatria, laureati nelle professioni sanitarie e laureati magistrali delle professioni sanitarie per il prossimo anno accademico. In totale, 75.973 posti divisi in sei aree, 5.660 in più rispetto ai 70.313 dell’anno scorso. In particolare, per l’area infermieristica si tratta di 34.762 richieste contro le 31.640 del 2022, 3.122 in più. Sul dettaglio, la proposta ministeriale prevede 26.899 posti per la formazione di base degli infermieri, 1.200 per l’ostetricia, 249 per l’infermiere pediatrico e 6.414 per la formazione magistrale di area infermieristica e ostetrica.
Per il resto sono previsti 20.916 posti per Medicina, Veterinaria e Odontoiatria (18.133 medici chirurghi), 9.423 in area Riabilitazione, 6.399 in area Tecnico-diagnostica e Tecnico assistenziale, 2.378 richieste in area Prevenzione e 2.095 sui laureati magistrali in farmacia, biologia, chimica e fisica. Nessun posto per Psicologia “coerentemente anche con quanto rappresentato dal Consiglio nazionale ordine psicologi”, recita lo schema di intesa. Il documento sarà ora vagliato per la prossima approvazione in Stato-Regioni.
Una notazione particolare, infine, riguarda gli infermieri e fa riferimento all’aumento “significativo di domanda di tali professionisti negli ultimi anni”, domanda “destinata a crescere ulteriormente in futuro, nell’ambito del quadro normativo e organizzativo che si sta delineando al fine di rispondere alle future necessità assistenziali, con particolare riguardo all’assistenza territoriale, nonché dell’aumento del numero dei pensionamenti previsti per i prossimi anni in particolare nel Servizio sanitario nazionale”.
Lo schema di accordo
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