12 Settembre 2023

Professioni sanitarie: il crollo delle domande per studiare infermieristica

Sono meno di 23mila, con una flessione di oltre il 10% sull'anno scorso. Il 14 settembre si terranno gli esami di ammissione ai 22 corsi di laurea per oltre 32mila posti

Di Angelo Mastrillo*

Si terranno giovedì 14 settembre gli esami per l'ammissione ai 22 Corsi di Laurea per Infermieri, Fisioterapisti, Tecnici sanitari e altre Professioni Sanitarie nei 40 atenei statali per 61.783 studenti che hanno presentato domanda su 32.078 posti a bando di cui la maggioranza, circa 20.000 posti sono per Infermieri. Grazie alla disponibilità dei dati da parte di tutte le Università, si rileva che in generale cala il numero delle domande presentate nelle Università statali da 67.704 dello scorso anno alle attuali 61.783, pari al -8,7%. Considerando anche le sette Università non statali, in totale, su 34.040 posti a bando le domande sono 66.574, meno delle 72.736 dello scorso anno 2022, pari al -8,5%, ben diverso dal +1,3% dell’anno 2021.

Sul totale delle 47 Università, di cui 7 non statali, continua quindi il trend medio negativo del -6,8% di domande di ammissione presentate lo scorso anno.
Mentre si rileva l’ulteriore aumento dei posti a bando con +3,2%, da 32.998 a 34.040, con un rapporto delle domande su posto (D/P) pari a 2,0 che scende dal 2,2 del 2022 e dal picco massimo di 4,9 registrato nel 2011.

Guardando in specifico alcune Professioni (Tabella 1 in allegato), quelle con più di 800 posti a bando, si rileva:
Infermieri -10,5%, da 25.539 domande dello scorso anno alle attuali 22.866 su 19.860 posti con rapporto D/P di 1,2 che era di 1,3 lo scorso anno, con un calo medio nazionale di -10,4% che è diverso fra le Università delle tre aree geografiche: Nord -14,0% con rapporto D/P 0,9; Centro -15,3% e D/P 0.9; Sud -5,4% e D/P 1,9.
Fisioterapisti -7,2% da 20.013 dello scorso anno a 18.572 su 2.694 posti con rapporto D/P di 6,9 più basso del 7,6 dello scorso anno.
Ostetriche -20,4%, da 6.354 dello scorso anno a 5.059 su 1.098 posti e DP di 4,6 che era di 5,8.
Tecnici Radiologia +2,5%, da 4.358 a 4.468 su 1.554 posti e D/P di 2,9 che era 3,3 lo scorso anno.
Tecnici Laboratorio -10,2%, da 2.087 a 1.875 su 1.351 posti e D/P di 1,4 sul 1,7 dello scorso anno.
Logopedisti +14,0%, da 3.724 a 4.245 su 885 posti e D/P di 4,8 che era 4,1 lo scorso anno.
Tecnici Prevenzione -9,3%, da 702 a 637 su 917 posti e D/P di 0,7 su 0,8 dello scorso anno.
Igienisti Dentali -3,8%, da 2.609 a 2.510 su 903 posti e D/P di 2,8 minore di 3,2 dello scorso anno.
Educatori professionali – 8,7%, da 698 a 637 su 809 posti e D/P di 0,8 su 0,9 dello scorso anno.

Per quanto riguarda la situazione delle Università fra le varie Regioni (Tabella 2) ci sono differenze fra le tre con domande in aumento, come Umbria +2,3% da 983 a 1.008 su 617 posti e D/P di 1,6, Molise +10,7% da 307 a 340 su 235 posti e D/P 1,4 e Calabria con +29,9%, da 1.460 a 1.892 su 948 posti con D/P 2,0; per queste ultime due è dovuto all’aumento dei corsi e dei posti. Mentre al contrario sono in calo tutte le altre Regioni: in ordine geografico: le due Università del Piemonte con -7,0% medio, da 4.051 a 3.768 su 1.873 posti a bando con rapporto D/P di 2,0; le sette della Lombardia con -8,5% medio, da 9.767 a 8.941 su 4.463 posti a bando e D/P 2,0; le due del Veneto con -11,8% medio da 5.740 a 5.063 su 3.103 posti e D/P 1,6; le due del Friuli V.G. con -0,3% da 1.175 a 1.171 su 691 posti e D/P 1,7; della Liguria -10,7% da 1.682 a 1.502 su 852 posti a bando con rapporto D/P di 1,8; le quattro Università dell’ Emilia Romagna con -8,8% medio, da 6.031 a 5.499 su 3.159 posti e D/P 1,7; Marche -10,5% da 1.454 a 1.301 su 725 posti e D/P 1,8; le tre Università della Toscana con -11,2% medio, da 4.456 dello scorso anno alle attuali 3.956 su 1.888 posti e D/P 2,1. Quindi le cinque Università del Lazio con -12,5% medio, da 12.137 a 10.620 su 6.851 posti e D/P 1,6; le due dell’Abruzzo con -3,0% medio, da 2.220 a 2.153 su 1.071 posti e D/P 2,0; della Puglia con -6,7% medio da 5.641 a 5.262 su 1.809 posti e D/P 2,9; della Campania con -8,2% medio, da 5.929 a 5.441 su 2.220 posti e D/P 2,5; della Sicilia -10,4% medio da 7.110 a 6.368 su 2.805 posti a bando e D/P 2,3 e, infine, le due Università della Sardegna con -10,4% medio, da 2.500 a 2.241 su 690 posti a bando con D/P 3,2.

Come evidenzia la Presidente della Conferenza nazionale dei Corsi di Laurea delle Professioni sanitarie, Alvisa Palese dell’Università di Udine, all’aumento dei posti e alla attivazione di nuovi Corsi negli ultimi anni, non si è registrato un aumento dei candidati neppure per le Professioni storicamente attrattive. È necessario pertanto ripensare in profondità ai sistemi di orientamento e tutorato quale strategia di insieme non solo per assicurare nei prossimi anni le risorse professionali necessarie al Paese ma anche per contenere la frazione evitabile degli abbandoni associati che hanno una potenziale ricaduta negativa su studenti, famiglie e sulla collettività nel suo insieme. Per questo il ministero dell’Università, su iniziativa dell’Università di Milano e dell’Università di Foggia, e il ruolo di facilitatore della nostra Conferenza nell’ambito del Piano per l’Orientamento e il Tutorato (POT) con il Decreto 1327 del 10 agosto 2023 ha assegnato un finanziamento di circa 1,17 milioni di euro per un progetto interclasse dedicato a tutte le 22 Professioni Sanitarie. Luisa Romanò, dell'Università degli studi Milano capofila del progetto, afferma che 'questo è il primo Progetto Nazionale dedicato all'orientamento e tutorato per le Professioni sanitarie che coinvolge 38 atenei e oltre 450 Corsi di studio, per sostenere gli studenti nella scelta informata e competente verso queste Professioni'.

 

*docente in Organizzazione delle professioni sanitarie dell'università di Bologna e segretario della Conferenza dei corsi di laurea delle professioni sanitarie

 

I dati in tabella

 

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