Schillaci: "Ben vengano più tasse sui giochi online per reperire risorse"
Il ministro della Salute durante il question time in Senato: "Bisogna finanziare incentivi da destinare al personale del Ssn". E sulla natalità: "Buona notizia la ripresa della Procreazione assistita"

La carenza di personale in sanità è ormai un’emergenza, ma la difficoltà di reperire risorse umane per il Servizio sanitario nazionale, in particolare medici e infermieri, è determinata “non soltanto dai vincoli di spesa”, bensì pure “dalla scarsa attrattività del nostro sistema con la conseguenza che spesso i concorsi non consentono la copertura dei posti per carenza di aspiranti". Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, non si è nascosto dietro un dito durante il question time odierno al Senato. E ha sottolineato "la necessità di agire in maniera strutturale, sia assicurando le necessarie risorse, sia migliorando l'organizzazione dei servizi. Nell'ambito della finanziaria 2024 si renderà necessario pertanto cercare di reperire apposite risorse per finanziare strumenti incentivanti da destinare al personale del Ssn e soprattutto al miglioramento del servizio ai cittadini: penso in particolare all'abbattimento delle liste d'attesa".
L’idea potrebbe essere quella di una tassazione del settore giochi e Schillaci ha confermato: “È in corso una serrata e proficua interlocuzione nel governo e soprattutto con il ministero dell'Economia e delle Finanze affinché la prossima legge di bilancio destini ulteriori importanti risorse al sistema sanitario nazionale per l'abbattimento delle odiose liste di attesa e da rivolgere anche al miglioramento del trattamento economico dei professionisti del settore pubblico che deve essere reso più appetibile. In questo senso, ben venga ogni iniziativa, finalizzata a individuare ulteriori fonti di finanziamento, come ad esempio quella che individua un possibile incremento derivante dall'aumento dei canoni di concessione per il gioco online".
Ma il ministro è intervenuto anche a un convegno sulla natalità e ha chiarito: "Oggi il contrasto al calo delle nascite è tornato ad essere una priorità, lo è per questo Governo per cercare finalmente di invertire la rotta. C'è però un aspetto sanitario sul quale occorre intervenire nell'immediato e riguarda la tutela della salute riproduttiva, soprattutto se consideriamo che attualmente, sempre più coppie programmano di avere un figlio dopo i 35 anni". Schillaci poi ha proseguito: “Abbiamo istituito presso il ministero un tavolo tecnico incaricato di approfondire le tematiche riguardanti gli stili di vita per proteggere la salute riproduttiva. Allo stesso tempo è necessario un ulteriore impegno affinché sia garantita a tutte le coppie la possibilità di accedere a strutture e servizi preposti alla tutela della salute riproduttiva".
"C'è un altro dato che merita attenzione - ha aggiunto Schillaci - e indica che abbiamo intrapreso la strada giusta per sostenere le donne che dinanzi a difficoltà nel concepire scelgono la Procreazione medicalmente assistita. Gli ultimi dati disponibili indicano che nel 2021, dopo la battuta d'arresto registrata durante la pandemia, c'è stata una ripresa dell'applicazione di tutte le tecniche di PMA. In particolare, i cicli di PMA nell'anno 2021 hanno registrato un aumento del 36% rispetto al 2020, le gravidanze del 50% e i bambini nati vivi del 49%. Inoltre, si è registrato un maggiore ricorso ai centri pubblici e privati convenzionati rispetto a quelli privati sebbene quest'ultimi siano numericamente superiori".
Sempre più vicini ai nostri lettori.
Segui Nursind Sanità anche su Telegram