Covid, Schillaci: "Prioritario difendere anziani e fragili"
Il ministro spiega che sarà il principio guida anche sulla scuola. Comunque gli studenti sintomatici "devono restare a casa". Intanto, il direttore della Prevenzione Vaia rassicura: "Rallenta l'incidenza di nuovi casi"

"Gestire i casi di bambini e ragazzi positivi al Covid ma asintomatici, sulla base del contesto scolastico e quindi della presenza di bambini o insegnanti fragili". il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in una intervista al Corriere della Sera, spiega la linea su cui si sta orientando il dibattito al tavolo di lavoro sulla scuola. Secondo il ministro, "bisogna avere un atteggiamento di tranquillità, perché i numeri del contagio sono aumentati, in numero assoluto, però c'è stata di mezzo l'estate e la riapertura delle scuole, due momenti in cui c'è una grossa circolazione di persone. Però, quello che guardiamo oggi è quante persone vengono ricoverate negli ospedali e quante purtroppo finiscono nelle terapie intensive per una malattia più grave. Questo, oggi, è assolutamente sotto controllo. E' chiaro che stiamo monitorando con grande attenzione proprio i problemi legati agli studenti".
L’attenzione ha quindi spiegato il ministro, "sia in questa fase che in quella successiva che inizierà a partire dalla prossima settimana con la vaccinazione è diretta alle persone più anziane e fragili che, se infettate dal virus, possono sviluppare magari una forma più aggressiva. E quindi anche per la scuola ci guideranno questi principi. Però senza tornare indietro, senza imposizioni di misure che ci sembrano assolutamente da non prendere in considerazione”. Allo studio, insomma raccomandazioni che “permettano di andare a scuola tranquillamente, senza ritornare alle misure restrittive di una volta". Nel caso di pazienti e bambini sintomatici, comunque, "devono stare a casa, come per qualsiasi malattia respiratoria contagiosa. Il tempo necessario perché la positività venga meno; sono contagiosi soprattutto nei primi cinque giorni".
In linea con le parole del ministro quelle del direttore generale della Prevenzione del Ministero, Francesco Vaia, che alla kuce del monitoraggio settimanale dell’Iss, ha parlato di dati che "vanno nella direzione di un rallentamento dell’incidenza dei nuovi casi e, cosa che interessa di più, resta molto limitato l’impatto sugli ospedali".
Sempre più vicini ai nostri lettori.
Segui Nursind Sanità anche su Telegram