Tumore al seno, i riflettori del Parlamento su presa in carico e cure
Nasce l'intergruppo presieduto da Simona Loizzo (Lega). Schillaci: "Necessario puntare sulla prevenzione. Su 3,5 milioni di donne invitate agli screening ha aderito solo il 56%"
Di Marta Tartarini
Sollecitare le Istituzioni e il Governo ad una maggiore attenzione alle patologie oncologiche del mondo femminile. Con questo obiettivo nasce a Montecitorio l'intergruppo parlamentare dal titolo "Nuove frontiere terapeutiche nei tumori della mammella" che incassa subito il sostegno del ministro della Salute Orazio Schillaci. Ma a cosa punterà il lavoro dei parlamentari? Lo scopo che si pongono è migliorare le varie fasi che vive il paziente dopo la diagnosi, dalla presa in carico alle cure, garantendo accesso e omogeneità di trattamento su tutto il territorio nazionale.
Il cancro al seno è un "tema da affrontare attraverso un approccio olistico – spiega la presidente dell’intergruppo e deputata della Lega, Simona Loizzo (nella foto), in occasione della presentazione alla Camera - che prenda in considerazione tutte le innovazioni che riguardano le terapie di tipo chirurgico, farmacologico o i trattamenti cellulari". "Ci sono diversi aspetti – prosegue - che non vengono considerati o che godono di scarsa attenzione quando si parla di Tumore al Seno, sia per quanto riguarda la presa in carico, i percorsi di cura e le reti oncologiche, sia per ciò che concerne una maggiore consapevolezza della popolazione sulla tematica. Si pensi ad esempio ai test genetici, alle terapie altamente innovative messe a disposizione dalla Ricerca, o al tema della psico-oncologia e dell’estetica oncologica, fino ad arrivare alla nutrizione. Sono aspetti cruciali che, se considerati nel loro insieme, contribuiscono in modo decisivo a migliorare la qualità della vita delle pazienti e al contempo innovare il sistema".
Loizzo invoca inoltre maggiore attenzione verso "una forma molto aggressiva, che generalmente colpisce le donne al di sotto dei 50 anni, che è il tumore raro triplo negativo che rappresenta il 15% dei carcinomi mammari". Parliamo di circa 8mila casi all’anno.
Dell’intergruppo (alla cui presentazione hanno partecipato anche alcuni esperti come Giampaolo Bianchini, Head of breast cancer group del San Raffaele di Milano e Gianpaolo Carrafiello, ordinario di Diagnostica per immagini, radioterapia e neuroradiologia all'Università di Milano) fanno parte, al momento, esponenti di diverse forze politiche, tra cui i deputati Elena Bonetti e Valentina Grippo di Azione-Italia Viva, Elisabetta Christiana Lancellotta e Matteo Rosso di Fratelli d’Italia, Alessandro Colucci di Noi con l’Italia, Ilenia Malavasi del Pd, Simonetta Matone della Lega e tra i senatori Elena Murelli della Lega e Guido Quintino Liris di Fratelli d’Italia.
Accendere un faro su questa patologia si rende ancor più necessario di fronte ai numeri: i promotori ricordano che il carcinoma mammario è la neoplasia più diagnosticata nelle donne. Nel 2022, sono state stimate circa 55.700 nuove diagnosi, in aumento dello 0,5% rispetto al 2020.
Il Governo, come detto, vede con favore questa iniziativa, tanto che il ministro della Salute la definisce "lodevole", partecipando alla presentazione. Schillaci sottolinea la necessità di puntare sulla prevenzione "che è il miglior investimento sulla salute". In particolare, in merito al tumore al seno ricorda come questa neoplasia sia "in aumento". Non senza rimarcare come sul fronte degli screening, che costituiscono il principale strumento di prevenzione, i dati del 2021 mostrano che "siamo tornati ai livelli pre-pandemia con 3 milioni e mezzo di donne invitate, ma solo il 56% ha aderito".
Dati preoccupanti. Tanto che secondo il ministro "resta molto da fare per intercettare il maggior numero possibile di donne e individuare il cancro nelle fase iniziali". Proprio per accrescere l'attenzione alla prevenzione arriva infine la proposta del presidente della commissione Affari Sociali, Ugo Cappellacci (nella foto): "Insegnare l’educazione sanitaria a scuola per diffondere stili di vita orientati alla prevenzione, incoraggiare la partecipazione agli screening, trasmettere le informazioni sul primo soccorso, sensibilizzare i giovani sulle dipendenze".
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