12 Febbraio 2024

Milleproroghe: ecco le modifiche per il settore salute

Dalla pensione a 72 anni per i medici alla mancata proroga della sospensione dell’incompatibilità per la libera professione degli infermieri: il provvedimento si prepara ad arrivare in aula alla Camera

Di U.S.V.

Sarà probabilmente una lunga notte, quella tra martedì 13 e mercoledì 14 febbraio. Sono arrivati alle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera circa 25 subemendamenti di relatori e governo al decreto Milleproroghe. E l’obiettivo è quello di portare in aula il provvedimento giovedì 15 febbraio. Sul fronte salute, manca innanzitutto la proroga della sospensione del vincolo di esclusività per le professioni sanitarie, che dunque rimane soltanto fino al 31 dicembre 2025. È stato infatti ritirato l’emendamento di Fratelli d’Italia (Trancassini) che allungava a fine 2026 la disapplicazione delle incompatibilità, al di fuori dell’orario di lavoro, per i dipendenti del Ssn.

Si discute quindi della possibilità, con una intesa che pare raggiunta nella maggioranza, di estendere l’età pensionabile dei medici da 70 a 72 anni fino al 2025, su base volontaria e con il via libera delle aziende sanitarie. La misura è l’ennesima toppa per cercare di tamponare la carenza di personale. C’è anche in ballo il nuovo scudo penale per le professioni sanitarie, sulla falsariga di quanto accadde ai tempi del Covid. In pratica, la punibilità è prevista solo in casi di colpa grave per tutte le attività di cura e assistenza, in ragione della situazione di grave penuria degli organici. Si vedrà se lo scudo varrà solo per il 2024 o fino alla fine del 2025. Intanto, si sta ragionando su una riforma strutturale della colpa medica, alla quale sta lavorando un pool di esperti nominato dal ministro della Giustizia Carlo Nordio, con esiti che si attendono nel prossimo mese di aprile. Resta impregiudicata la possibilità del paziente di chiedere i danni in sede civile.

Non mancano poi 10 milioni di euro su due anni per il Fondo dedicato ai disturbi alimentari. Mentre le multe ai no vax – circa 1,7 milioni di italiani che non hanno rispettato l’obbligo di vaccino contro il Covid da gennaio al 15 giugno 2022 – saranno prorogate dal 30 giugno fino alla fine dell’anno in corso. Si tratta soprattutto di forze dell’ordine, sanitari e personale scolastico che beneficiano della terza procrastinazione in meno di due anni.
 

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