22 Marzo 2024

Tempi di vestizione: oltre 300mila euro per 68 infermieri di Avellino

ll Nursind vince la causa: dal Tribunale del capoluogo campano arriva la sentenza che condanna al pagamento l'Azienda ospedaliera Moscati. Il segretario Romina Iannuzzi: "Un'altra vittoria su una battaglia che portiamo avanti dal 2015. Facciamo giurisprudenza"

Di NS

Seppure riconosciuta pienamente dal contratto nazionale, stenta ad essera osservata dai datori di lavoro.Parliamo dell'inclusione dei tempi di vestizione e svestizione nell'orario di lavoro. E come spesso accade servono le sentenze per far rispettare questo diritto. Ne sa qualcosa il Nursind che dal 2015 porta avanti questa battaglia. A questo proposito, il 19 marzo scorso dal Tribunale di Avellino è arrivata la sentenza di primo grado che condanna l’Azienda Ospedaliera Moscati al pagamento di oltre 300mila euro di risarcimento per 68 infermieri. Il Nursind, assistito dall’avvocato Domenico De Angelis, uno dei legali più esperti in Diritto del lavoro, ha vinto infatti la causa per i tempi di vestizione e per i passaggi di consegne.

“Un’altra vittoria per gli infermieri e per il sindacato: il tempo per indossare la divisa prima dell’inizio del turno, come abbiamo sempre sostenuto, va compreso nell’orario di lavoro e, quindi, retribuito – commenta Romina Iannuzzi (nella foto), segretario territoriale Nursind Avellino e membro della direzione nazionale -. È dal 2015 che non solo portiamo avanti questa battaglia di civiltà nelle aziende sanitarie italiane, ma incassiamo anche risultati a favore dei lavoratori. Al punto da poter dire che su questo principio la nostra sigla ha fatto giurisprudenza".

Ai 68 infermieri spetterà nel dettaglio una somma di circa 4.500 euro ciascuno, oltre naturalmente alla soddisfazione di vedersi riconosciuto un diritto a lungo calpestato. È proprio su questo aspetto che si sofferma il segretario nazionale Nursind, Andrea Bottega, commentando la sentenza: "È sempre bello quando a trionfare sono i diritti. A maggior ragione, come nel caso dei tempi di vestizione, se parte integrante del contratto, che il datore deve rispettare. Dell’intera vicenda, infatti, l’aspetto spiacevole è quello di essere costretti ad aprire contenziosi legali per poter dare agli infermieri, categoria tra le meno pagate d’Europa, la sacrosanta retribuzione che spetta loro".

 

 

 

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