"La sinistra mente, negli anni 2010-2019 tagli alla sanità da tutti i governi"

Il senatore FdI Franco Zaffini: l'attuale esecutivo "ha stanziato invece per il 2023 oltre 3 miliardi, e 15 miliardi dei fondi del Pnrr sono destinati" al settore

Sui tagli alla sanità, tra maggioranza e opposizione è guerra dei numeri. E così alle accuse all'esecutivo che arrivano dalla minoranza, replica Franco Zaffini, senatore di Fratelli d'Italia e presidente della commissione Sanità di Palazzo Madama. "Errare è umano, perseverare è diabolico, soprattutto quando si dicono menzogne. Ed è esattamente quello prova a fare la sinistra, o meglio il segretario del Pd Elly Schlein, quando parla di un governo di destra che taglia il Ssn in mille pezzi", afferma

"Oggi - prosegue Zaffini - a sbugiardarla sui tagli al Servizio sanitario nazionale è stato il presidente della Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere. Giovanni Migliore, come riportato da un quotidiano nazionale, ha spiegato in sintesi come i problemi del Ssn vengono dai famigerati tagli lineari iniziati con il governo Monti. Una discesa diventata ancora più ripida con gli esecutivi Letta, Renzi e Gentiloni che con le varie manovre finanziarie hanno stanziato meno risorse di quelle programmate. Ricordo e sottolineo che dal 2010 al 2019, tutti i governi, senza distinzione, hanno usato la forbice per ridurre i fondi destinati a sistema sanitario, parliamo di 37 miliardi, di cui 25 nel quinquennio 2010-2015, denaro che avrebbe reso il nostro sistema sanitario più solido e più efficace, ma soprattutto in grado di gestire e assorbire meglio la pandemia, che infatti ha messo in luce tutte le criticità esistenti derivate da una pessima gestione sanitaria".

Il governo Meloni, conclude quindi ils enatore FDI, "ha stanziato, invece, per il 2023 oltre 3 miliardi, e 15 miliardi dei fondi del Pnrr sono destinati alla digitalizzazione degli ospedali, all'acquisto di macchinari ad alta specializzazione e per l'abbattimento delle odiose liste d'attesa. Stiamo cercando di invertire la rotta ma è evidente che non si può mettere una toppa su una voragine che ci trasciniamo dietro da anni. Ed è ora di dire basta con la storiella che racconta la sinistra che mente sapendo di mentire".

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