17 Maggio 2024

Menopausa, "è la 'cenerentola' della ginecologia"

L'esperta Anna Paola Cavalieri a Nursind Sanità: "L'80% delle donne la teme. E solo il 4% segue una terapia ormonale". Ecco i suoi consigli, anche alla luce dei fattori di rischio collegati a questo periodo della vita

Di Barbara Laurenzi
Menopausa, "è la 'cenerentola' della ginecologia"

"L’80% delle donne ha paura della menopausa". A dirlo è la ginecologa Anna Paola Cavalieri, che arriva a definirla "la cenerentola della ginecologia" a causa della poca attenzione che viene dedicata a un tema ancora "avvolto da tabù". Ma che, invece, ha effetti molto concreti nella vita di una donna, tanto da arrivare ad incidere perfino sull’insorgenza dell’Alzheimer che, secondo studi epidemiologici, può essere associato proprio al calo degli ormoni sessuali. Senza dimenticare che a tale periodo della vita sono legati anche alcuni fattori di rischio che fanno crescere l’incidenza di malattie cardiovascolari, prima causa di morte per le over 50. Nursind Sanità ne ha parlato con la dottoressa Cavalieri, oltre venti anni di esperienza in menopausa e un dottorato ricerca in Psiconeuroendocrinologia della riproduzione, che ha da poco dato alle stampe per i tipi di Mondadori un libro sul tema, dal titolo "Senza paura di cambiare".

Se ne parla poco, ma può avere un impatto importante sulla salute. Quale ruolo gioca la menopausa nella vita di una donna?
La menopausa provoca dei cambiamenti che possono spaventare ma che, invece, sono del tutto naturali. E’ fondamentale, però, conoscerli per saperli affrontare. Il calo degli ormoni sessuali, infatti, può comportare alcune conseguenze rilevate ormai da diversi studi epidemiologici. Ed è bene esserne consapevoli.

A cosa si riferisce?
Ad esempio all'Alzheimer. Basti considerare che più dei due terzi dei malati sono di sesso femminile. Gli estrogeni hanno un effetto neuroprotettivo. Ricercatori inglesi, conducendo uno studio su un campione di 1200 donne, hanno dimostrato come l’insorgenza di questa malattia sia più bassa tra le donne che hanno seguito una terapia ormonale sostitutiva in menopausa, ancor meglio tra coloro che l’hanno iniziata in anticipo.

Quali altre conseguenze può avere il calo degli ormoni femminili?
Gli estrogeni svolgono un ruolo protettivo verso le arterie, durante la vita fertile. Il loro venire meno, quindi, fa diminuire anche questa protezione. Si pensa sempre all’infarto collegandolo all’uomo e invece una donna su tre muore per infarto o ictus dopo la menopausa. Per capire le dimensioni del fenomeno, è sufficiente ricordare che la mortalità per tumore al seno, che è quella che in genere spaventa di più, in realtà è ben tredici volte inferiore a quella legata a malattie cardiovascolari. Sfatiamo quindi un luogo comune: anche le donne devono stare attente al cuore.

Quali disturbi possono manifestarsi con l’arrivo della menopausa?
Già nei due anni precedenti l’ingresso effettivo in menopausa si verificano episodi di stanchezza, difficoltà nella concentrazione e sbalzi d’umore importanti e persino stati d’ansia. Si tratta di fenomeni legati a questa fase della vita, del tutto normali. Ma è naturale che una donna, non sapendolo, si domandi: 'Che cosa mi sta accadendo?'. Alcune arrivano a pensare a cause del tutto slegate dalla menopausa, perfino neuronali, quando invece basterebbe sapere che ci sono terapie ormonali che ci possono aiutare.

Che però ancora poche donne seguono. È cosi?
Esistono anche molti tabù. Ci sono purtroppo tanti medici che non prescrivono le terapie ormonali oppure, a voce, sconsigliano alle loro pazienti di seguirle. Non a caso solo il 4% delle donne ne segue una, di contro però il 50% delle ginecologhe le fa. Di una cosa sono sicura: se fosse una questione maschile se ne parlerebbe di più. Basti considerare che, attualmente, gran parte delle terapie ormonali femminili sono a pagamento, mentre prima rientravano in fascia A e cioè erano rimborsabili, come oggi lo sono invece quelle ormonali maschili.

Cibo e sport possono aiutare?
Una buona terapia ormonale, se non viene accompagnata da uno stile di vita corretto, risulta un lavoro a metà. L’alimentazione conta moltissimo per affrontare la menopausa, così come un buon ciclo del sonno e l’attività fisica. Purtroppo spesso negli anni che precedono e seguono questo periodo della vita, per una serie di problematiche ormonali, si tende a dormire poco, mangiare male e, magari, abbandonarsi alle famose abbuffate ormonali. Inoltre, di fronte a dolori che possono subentrare come quelli articolari o alla stanchezza, si tende a ridurre l’attività fisica. Ecco, tutto questo è esattamente l’opposto di ciò che bisogna fare.

Da esperta, appunto, che cosa consiglia alle donne che si avvicinano a questa fase?
La prima cosa da fare è informarsi in anticipo con il proprio medico e non aspettare che arrivi la menopausa. È fondamentale avere consapevolezza di questo periodo della vita prima che arrivi, conoscere i tanti modi per affrontarla al meglio o per combattere eventuali disturbi che possono comparire. La menopausa è una fase che può spaventare, perché sappiamo che attraverseremo dei cambiamenti. Ma, se siamo correttamente informate, può essere vissuta senza paura.

Insomma, si cambia. Ma non in peggio.
Tutt’altro. È una rinascita. È vero che questa fase indica un periodo di cessazione della funzione riproduttiva, ma al tempo stesso la donna in menopausa è una donna con nuove consapevolezze che può affrontare mille progetti, soprattutto in un periodo storico come quella attuale in cui a 50 anni si è all’apice della propria carriera. Non solo, ma c’è dell’altro.

Prego.
Anche a livello familiare, la donna si può concedere delle libertà che prima faceva fatica a prendersi. Purtroppo, nel mondo occidentale si rincorre il mito dell’eterna giovinezza e questo fa sì che ancora di più la menopausa venga vista come un tabù e associata alla vecchiaia. È invece un momento di cambiamento, in cui possiamo acquistare qualcosa e non perdere qualcosa.

Al tema, come anticipato, lei ha dedicato il libro 'Senza paura di cambiare'. Si parla ancora troppo poco di menopausa?
L’idea del libro è nata proprio perché mi sono resa conto che si tratta di un tema poco battuto. La menopausa, come dicevo, è la 'cenerentola' della ginecologia. Anche a partire dagli studi universitari, che dedicano poche ore all’argomento. Mi sono accorta inoltre che ogni volta in cui pubblicavo un post sulla mia pagina Instagram ricevevo moltissime domande. Quasi tutte le donne, però, mi scrivevano in privato, come se avessero paura di esporsi, cosa che invece non capita mai con altri argomenti come la gravidanza o l’aborto. Ho sentito allora che poteva essere utile dare un contributo, anche per cercare di squarciare questo velo di silenzio.

 

 

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