Medicina, formazione post laurea in crisi. Le proposte Anaao
Il sindacato lancia una riforma in sette punti. Il segretario Di Silverio: "Il sistema attuale è basato su un inquadramento anacronistico con i medici considerati studenti". Il sondaggio sulle condizioni precarie degli specializzandi

La formazione medica post laurea in Italia è a un bivio. Da un lato, la carenza di personale medico e sanitario, resa acuta dalla pandemia di Covid-19, rischia di mettere in ginocchio il nostro Ssn. Dall'altro, l'aumento esponenziale delle immatricolazioni alle facoltà di medicina e chirurgia, senza un adeguato incremento dei posti di specializzazione, rischia di creare un esercito di medici senza futuro. A lanciare l'allarme è Anaao-Assomed. Il segretario nazionale Pierino Di Silverio parla di "sistema in affanno": "Le università, con il loro monopolio sulla formazione specialistica, non riescono a garantire una formazione di qualità all'intera generazione di futuri specialisti. Il sistema attuale è basato su un inquadramento anacronistico: i medici in formazione sono considerati studenti e non lavoratori, con tutte le conseguenze negative in termini di tutele, retribuzioni e diritti". Del resto proprio un sondaggio promosso dal sindacato ad aprile scorso e presentato agli Stati Generali della Formazione Specialistica svela le condizioni precarie degli specializzandi medici e dirigenti sanitari in Italia: sfruttati, sottopgati e con una formazione carente.
"Serve quindi una svolta epocale: per questo l’Anaao Assomed - annuncia Di Silverio - propone una riforma strutturale radicale del sistema di formazione medica post laurea". Una riforma che verte su sette punti.
-Contratto di lavoro: trasformare i medici e i sanitari in formazione da studenti a lavoratori, con un vero contratto di lavoro dipendente, a tempo determinato e a scopo formativo, fin dal primo anno.
-Ospedale di insegnamento: creare una rete di ospedali di apprendimento ("Learning Hospital") dove i futuri specialisti possano acquisire competenze pratiche attraverso un percorso formativo strutturato e supervisionato da tutor qualificati.
-Tutoraggio: rafforzare il ruolo del tutor, figura chiave nel percorso formativo dello specializzando.
-Competenze chiare e certificate: definire in maniera chiara e puntuale le attività pratiche che ogni specializzando deve acquisire durante il percorso di formazione, con certificazione telematica delle competenze acquisite.
-Formazione teorica e pratica continua: potenziare la formazione teorica a distanza, con l'utilizzo di piattaforme digitali e l'obbligo di partecipazione a corsi di aggiornamento continuo.
-Retribuzione crescente in base alle competenze fornite con l’introduzione di un sistema retributivo crescente, con incrementi automatici anno dopo anno;
-Certificazione delle competenze: creare un sistema di certificazione delle competenze in tempo reale, basato su un libretto formativo elettronico nazionale e su certificatori terzi sotto un nuovo Osservatorio Nazionale della Formazione medico specialistica con una composizione più rappresentativa e un ruolo più attivo.
"La riforma proposta dall'Anaao Assomed – conclude Di Silverio - è ambiziosa, ma necessaria per garantire un futuro al nostro Servizio sanitario nazionale. Solo con una formazione di qualità e un sistema di reclutamento efficiente potremo avere i medici e sanitari di cui il nostro Paese ha assoluto bisogno".
Il sondaggio Anaao sugli specializzandi in Italia
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