27 Giugno 2024

Più fondi al Ssn, maggioranza boccia la proposta Schlein

L'Aula di Montecitorio affossa il provvedimento sull'aumento delle risorse alla sanità. Subito prima il parere contrario della commissione Bilancio sulle coperture. La segretaria dem: "Avete gettato la maschera"

Di NS
Più fondi al Ssn, maggioranza boccia la proposta Schlein

Con 128 voti a favore e 78 contrari l'Aula di Montecitorio ieri in serata ha approvato l'emendamento soppressivo alla proposta di legge a prima firma Schlein sul sostegno al Ssn. In precedenza l'Aula aveva anche respinto la richiesta del Pd di rinviare in Commissione il provvedimento, avanzata dalla capogruppo dem Chiara Braga, dopo che la commissione Bilancio aveva emesso un parere con delle osservazioni sulla mancanza di coperture finanziarie. Una proposta respinta appunto al mittente, come ha spiegato nell’emiciclo il capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti, sottolineando che la commissione Affari sociali non è quella competente sul fronte delle coperture: "Non è la Commissione che può stabilire la copertura, questo lo ricordo a me stesso, perché la commissione Bilancio è la V". Non senza aggiungere: "Dopodiché non è precluso a nessuno di presentare un altro testo di legge che abbia la copertura finanziaria".

Duro, naturalmente, l’attacco della segretaria Pd: "Oggi, definitivamente, state gettando la maschera. Sono mesi che vi diciamo che state smantellando la sanità pubblica. Con i vostri tagli, con il definanziamento e con questo voto – ha sottolineato Elly Schlein - oggi voi lo certificate”. E poi ancora: "State anteponendo questioni tecniche e regolamentari a una richiesta semplice che vi abbiamo fatto. Abbiamo fatto una proposta che dice due cose banali. La prima è di mettere più risorse sulla sanità pubblica, la seconda è di sbloccare il tetto alle assunzioni che, nel 2009, mise il Governo Berlusconi, di cui Giorgia Meloni era già ministra”. "È tutto il giorno che ci fate una testa così sulla burocrazia e alla fine i burocrati siete voi con questa scelta - ha osservato a proposito delle coperture -. Stiamo parlando del diritto alla salute scritto nella Costituzione. Senza risorse i reparti si svuotano, 21.000 medici sono già andati all’estero perché non ci sono più le condizioni, non riescono più a lavorare. Vuol dire che mancano 30.000 medici e 70.000 infermieri nei reparti".

Dai banchi della minoranza è andato all’attacco anche il M5s con il capogruppo in commissione Affari sociali, Andrea Quartini, che ha parlato di "ennesimo blitz" e di "ennesimo furto alla minoranza. Così – ha aggiunto - si disprezza e si umilia il lavoro del Parlamento". Di tutt’altro tono, invece, le parole di Luigi Marattin. Il deputato di Italia viva, infatti, pur avendo spiegato di "aver votato sì" al ritorno del testo in Commissione, non ha risparmiato critiche ai dem: "Avete presentato – ha detto rivolgendosi ai colleghi del Pd - una proposta di legge che dice una cosa sacrosanta, cioè aumentare le risorse in sanità", ma con una "copertura che non si vedeva dai tempi del disegno di legge di Siri e Salvini sulla flat tax", vale a dire "una modalità di copertura tipica del peggior populismo di questo Paese e infatti la facevano sempre loro”.  Marattin ha infatti rincarato: “Avete presentato un emendamento in cui dite: ok, cambio copertura, aumento le tasse. Dite che tagliate in maniera lineare voi che, assieme a noi, vi siete sempre battuti contro i tagli lineari, tagliate in maniera lineare le detrazioni e le deduzioni per le persone, che significa alzare le tasse, di 30 miliardi".

 

 

 

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