06 Novembre 2024

Sclerosi multipla, in arrivo nuovi farmaci per curarla

Saranno in grado di agire a livello del sistema nervoso centrale, con potenziali effetti positivi anche sulla disabilità. La sperimentazione Grazie a uno studio del Ceis-Università Tor Vergata nei prossimi anni partirà la sperimentazione. I dettagli

Di NS
Foto di Sgenet
Foto di Sgenet

Nuove propsettive di cura per la sclerosi multipla. Grazie ad uno studio del Ceis (Centre for economic and international studies) dell'Università Tor Vergata di Roma nei prossimi anni verranno sperimentati nuovi farmaci in grado di agire a livello del sistema nervoso centrale, con potenziali effetti positivi anche sulla disabilità. Come ha evidenziato lo studio del Ceis, siamo di fronte a una malattia che oltre al grande impatto clinico per i pazienti, grava in maniera pesante anche sul piano socio economico: "Tra costi diretti e indiretti, la spesa annua per paziente è di 45.800 euro, circa 6,5 miliardi di euro a livello nazionale".

 

Ma torniamo alle novità sul piano farmaceutico. Si tratta di "una nuova famiglia di farmaci (definita BTK, ndr), mai usata sino a questo momento per la sclerosi multipla, che - dai risultati degli studi registrativi - sembrerebbe offrire risposte sino ad oggi impensabili su questi aspetti della malattia, poiché andrà ad agire sulla cosiddetta smoldering neuroinflammation", spiega la professoressa Marinella Clerico, associata in Neurologia presso l’Università degli Studi di Torino. Un cambiamento sostanziale per i pazienti affetti da sclerosi multipla sui quali non è possibile, allo stato attuale, ridurre i danni causati da questa infiammazione che "brucia sotto le ceneri" risultando particolarmente difficile da individuare e da trattare con le terapie attuali.

L’impatto socioeconomico della malattia è pesantissimo, come spiega Paolo Sciattella (Ricercatore EEHTA del Ceis, Facoltà di Economia, Università degli Studi di Roma Tor Vergata). "La sclerosi multipla rappresenta una sfida di grande rilievo per il Servizio sanitario nazionale e per l’intero sistema sociale, a causa della sua incidenza su persone giovani e in età lavorativa. Secondo i dati pubblicati nel 'Barometro della Sclerosi Multipla e Patologie Correlate 2024', il costo medio annuo per paziente, legato a costi diretti sanitari e non sanitari e a costi indiretti, ammonta a 45.800 euro, per un totale di circa 6,5 miliardi di euro l’anno a livello nazionale". In particolare, mentre i costi sanitari diretti rimangono pressoché invariati, i costi indiretti aumentano in modo significativo, passando da circa 10.400 euro per chi presenta disabilità lieve a 26.200 euro per chi ha una disabilità grave. Anche alla luce di questo è necessario sviluppare trattamenti capaci di rallentare la progressione della malattia.

Quanto ai nodi da sciogliere, è il direttore Generale Aism (Associazione italiana sclerosi multipla) e presidente Fism (Fondazione italiana sclerosi multipla), Mario Alberto Battaglia, a chiarire: "In termini di accesso alla terapia e rimborsabilità c’è molto da fare. I processi di accesso gratuito ai nuovi farmaci devono essere tempestivi rispetto all’approvazione europea, così come ci vuole una terapia precoce alla luce delle conoscenze scientifiche e diagnostiche ed una personalizzazione della terapia definita dal neurologo con il paziente, una valutazione legata sempre alla condizione clinica di prognosi che è anche una scelta di sostenibilità del sistema e non ad aspetti economici immediati, una scelta tra farmaco originator e farmaco generico e una non sostituibilità con un biosimilare quando il clinico lo ritiene ed infine una piena rimborsabilità dei farmaci sintomatici per una migliore qualità di vita della persona con sclerosi multipla".

 

 

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