21 Gennaio 2025

Trump porta gli Usa fuori dall'Oms. Cosa rischia Washington?

Firmato nello studio ovale l'ordine esecutivo che accusa l'agenzia Onu di cattiva gestione della pandemia da Covid e incapacità di indipendenza. Ora gli States potrebbero ricevere vaccini in ritardo e nessuna allerta sulle epidemie

Di NS

Il neo presidente Usa Donald Trump ribalta il tavolo anche sul terreno della salute. L’inquilino della Casa Bianca, infatti, ha firmato l’ordine esecutivo con cui ritira gli Stati Uniti dall’Organizzazione mondiale della sanità. Davanti ai cronisti, nello studio ovale, Trump ha sottoscritto il testo che addebita all’Oms “la cattiva gestione della pandemia di Covid-19 sorta da Wuhan, Cina, e altre crisi sanitarie globali”, nonché “la mancata adozione di riforme urgenti e l’incapacità di dimostrare indipendenza da influenze politiche inopportune di Stati membri”. L’agenzia delle Nazioni Unite è poi accusata di “continuare a chiedere pagamenti ingiustamente onerosi” a Washington.

L’Oms si è detta “rammaricata” dell’abbandono Usa: “Ci auguriamo che gli Stati Uniti ci ripensino e non vediamo l'ora di impegnarci in un dialogo costruttivo per mantenere la partnership tra Usa e Oms, a beneficio della salute e del benessere di milioni di persone in tutto il mondo”. Ma subito è pure giunta la reazione della Cina che si è detta pronta ad entrare nell’agenzia, colmando così il vuoto lasciato dagli States.  

Cosa rischia il gigante americano adesso? Innanzitutto, meno vaccini e più in ritardo, ma anche nessuna allerta sulla minaccia di epidemie. “Non possiamo rendere l'Oms più efficace abbandonandola", ha scritto Tom Frieden, ex alto funzionario sanitario sotto Barack Obama, su X. “La decisione di ritirarci indebolisce l'influenza dell'America, aumenta il rischio di una pandemia letale e rende tutti noi meno sicuri”. Altri hanno avvertito che ritirandosi dall'organizzazione, gli Stati Uniti perderanno l'accesso privilegiato a importanti dati di sorveglianza epidemica che potrebbero danneggiare la capacità di monitorare e prevenire minacce sanitarie dall'estero.

“Invece di essere i primi a ricevere i vaccini, saremo in fondo alla fila”, ha scritto Lawrence Gostin, professore di diritto della sanità pubblica alla Georgetown University. "Il ritiro dall'Oms infligge una profonda ferita alla sicurezza degli Stati Uniti e al nostro vantaggio competitivo nell'innovazione”. La tempistica del passo indietro degli Stati Uniti arriva in mezzo a crescenti timori sul potenziale pandemico dell'attuale epidemia di influenza aviaria (H5N1), che ha infettato decine di persone e causato un decesso negli Usa. Nel frattempo, dalla fine del 2021, gli stati membri dell'Oms stanno negoziando il primo trattato al mondo sulla prevenzione, la preparazione e la risposta alle pandemie: i negoziati sono ora destinati a procedere senza la partecipazione degli Stati Uniti.


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