13 Febbraio 2025

Milleproroghe e sanità: stabilizzazione dei precari e incarichi ai pensionati

Il decreto, dopo il faticoso lavoro in commissione, si avvia verso la fiducia dell’Aula del Senato. Polemiche sul colpo di spugna alle multe per i no-vax. Ancora tre anni per gli operatori della salute ucraini

Di U.S.V.

Tra blitz, riformulazioni e ritiri dell’ultimo momento, il decreto Milleproroghe riceve il via libera della commissione Affari costituzionali del Senato e si avvia verso l’Aula con la blindatura della fiducia da parte del governo e la chiusura entro le 21 di stasera. Poi il provvedimento passerà alla Camera, mentre incombe la scadenza del 25 febbraio.

PIU’ TEMPO PER IL PERSONALE SANITARIO UCRAINO
Corpose le modifiche sul terreno della sanità, che riguardano soprattutto l’articolo 4 del testo e che si aggiungono alle misure originarie volute dall’esecutivo. Intanto viene prorogata di tre anni, fino a fine 2027, la possibilità per i professionisti sanitari e operatori socio-sanitari ucraini di operare sul territorio italiano in base alla qualifica professionale ottenuta nel Paese di origine. Slitta al 31 dicembre 2025 il termine per assolvere agli obblighi formativi del triennio 2020-2022. Mentre la certificazione per l’assolvimento degli obblighi per i trienni 2014-2016 e 2017-2019 può essere raggiunta, nel caso di mancato conseguimento dei traguardi di formazione, attraverso crediti compensativi definiti dalla Commissione nazionale per la formazione continua.

STABILIZZAZIONE PER I PRECARI
Fino a fine 2025 sarà pure possibile conferire incarichi semestrali di lavoro autonomo a medici specializzandi e incarichi a tempo determinato a operatori sanitari e socio-sanitari e ai camici bianchi specializzandi iscritti regolarmente all’ultimo o penultimo anno della scuola di specializzazione. Passa anche una forma di stabilizzazione per i professionisti precari: gli enti del Ssn possono infatti assumere a tempo indeterminato, in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni, il personale del ruolo sanitario e gli oss, anche non più in servizio, che siano stati reclutati con procedure concorsuali e che a fine 2025 avranno maturato almeno 18 mesi di servizio, anche non continuativi, in un ente del Ssn, di cui almeno sei mesi tra il 31 gennaio 2020 e il 31 dicembre 2025. Peraltro viene allargata fino alla fine di quest’anno la possibilità di assegnare incarichi semestrali di lavoro autonomo per dirigenti medici, veterinari e sanitari e per il personale del ruolo sanitario di comparto collocati in quiescenza.

PROROGA PER GLI INCARICHI DI LAVORO AUTONOMO
Il testo proroga alla fine di quest’anno anche il conferimento degli incarichi di lavoro autonomo ai laureati in Medicina e chirurgia che siano abilitati e iscritti all’ordine, anche se privi della specializzazione. Naturalmente ciò nei limiti delle risorse disponibili a legislazione vigente. Mentre un’altra norma proroga al 31 dicembre 2024 il periodo entro cui bisogna maturare i tre anni di servizio come requisito per partecipare ai concorsi di accesso alla dirigenza medica del Ssn nella disciplina dell’Emergenza-urgenza, anche in mancanza di un diploma di specializzazione. Viene spostato al 31 dicembre prossimo pure il termine per la rilevazione dei ricavi di ciascuna azienda titolare di Aic (Autorizzazione immissione in commercio) in relazione ai dati delle fatture elettroniche.

RINVIATA LA STRETTA SULL’ACCREDITAMENTO
Ancora spostata al 31 dicembre 2025 la scadenza per la validità dell’iscrizione nell’elenco nazionale dei soggetti idonei alla nomina di direttore generale delle Asl, delle aziende ospedaliere e degli altri enti del Ssn. Viene poi ritardata fino a fine anno l’entrata in vigore delle nuove regole in materia di raccolta sangue ed emocomponenti da parte di laureati in Medicina e chirurgia abilitati. Si proroga inoltre fino al 31 dicembre 2026 il termine entro cui Regioni e Province autonome devono adeguare il loro ordinamento alle disposizioni del dlgs 502 del 1992 sull’accreditamento istituzionale per le strutture sanitarie autorizzate, pubbliche o private, e per i professionisti che ne facciano richiesta, ma anche per le organizzazioni pubbliche e private autorizzate per l’erogazione di cure domiciliari, nonché la stipula di accordi contrattuali.

SI ALLUNGA LO SCUDO PENALE COVID
Ancora un intervento si registra sul delicato nodo della colpa medica in relazione all’emergenza Covid. È prorogata infatti al 31 dicembre 2025 l’applicazione della punibilità limitata ai casi di colpa grave riferiti a fatti che fanno capo agli articoli 589 e 590 del codice penale, commessi nell’esercizio di una professione sanitaria, in situazioni di accertata e grave carenza di personale. Gli incentivi per la riorganizzazione della rete dei laboratori del Ssn sono invece procrastinati alla fine di quest’anno. Vengono poi modificate in modo da andare in vigore senza ulteriori ritardi le norme che permettono ai medici iscritti al Corso di formazione in medicina generale di partecipare all’assegnazione di incarichi convenzionali. Si possono, peraltro, mantenere quelli in essere al momento dell’iscrizione al corso e possono essere assegnati anche incarichi provvisori e di sostituzione, pure ai fini del riconoscimento delle ore di formazione.

FONDI ALLO SCREENING CONTRO IL TUMORE AL SENO
Viene quindi autorizzata la spesa di 1 milione di euro tra il 2025 e il 2026 per rafforzare l’adesione agli screening di prevenzione del tumore al seno a beneficio delle donne dai 45 ai 50 e dai 70 ai 74 anni. Il testo concede pure agli enti territoriali di incrementare, a valere sul Fondo sanitario nazionale standard, la spesa per prestazioni aggiuntive di dirigenti medici e personale del comparto così da far fronte alla carenza di risorse umane. Il limite degli importi lordi è indicato, per ciascuna Regione, nella tabella allegata al decreto. I compensi erogati per le prestazioni aggiuntive sono soggetti alla flat tax del 15%. Intanto l’utilizzo degli strumenti alternativi al promemoria cartaceo della ricetta elettronica, anche presso le farmacie, è prorogato fino alla fine di quest’anno. Ed essi includono pure l’invio del numero di ricetta elettronica (Nre) via e-mail.

SOLDI AI POLICLINICI DI ATENEI NON STATALI
Grazie al Milleproroghe, lo Stato sborserà 50 milioni di euro per l'anno 2014, 35 milioni annui dal 2015 al 2027 e 50 milioni all’anno a decorrere dall'anno 2028 a beneficio dei policlinici universitari gestiti direttamente da atenei non statali per rafforzare il perseguimento dei loro fini istituzionali. Il testo stabilisce poi che un decreto del ministero della Salute dovrà determinare perimetro, condizioni e modalità per la distribuzione delle quote variabili spettanti alle Regioni in relazione al ripiano del tetto di spesa farmaceutica per acquisti diretti. Il dm dovrà essere emanato entro 50 giorni dall’entrata in vigore della legge 189/2024. In più gli incassi legati al ripiano della stessa spesa per acquisti diretti di farmaci sull’anno 2023 possono essere usati dagli enti intermedi per assicurare l’equilibrio del comparto sanitario nel 2024.

COLPO DI SPUGNA PER I NO-VAX
Saltano invece del tutto le sanzioni pecuniarie a carico di chi aveva eluso l’obbligo vaccinale nella stagione della pandemia. Dunque, termina la telenovela delle proroghe con un taglio definitivo che subito sta suscitando polemiche e malumori nella maggioranza di governo. Mentre i medici dell’Anaao-Assomed protestano per l’ennesimo blitz, da loro avversato e andato poi a vuoto, che puntava a mantenere in servizio fino a 72 anni i medici con la possibilità di detenere incarichi apicali. Infine, per i periodi di imposta dal 2019 al 2025, i soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema tessera sanitaria, ai fini dell’elaborazione della dichiarazione precompilata, non possono emettere fatture elettroniche con riferimento alle fatture stesse i cui dati devono ancora essere inviati al sistema.



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