17 Marzo 2025

Tumori, ecco la nuova tecnologia che li colpisce in sei secondi

Il Negrar è il primo ospedale in Italia ad esserne dotato. Il direttore del dipartimento di Radioterapia oncologica Alongi: "E' un 'super mirino' per indicizzare e colpire con estrema precisione la sede della malattia tumorale da trattare"

Di NS
foto Irccs Negrar
foto Irccs Negrar

Si chiama Hypersight il nuovo arrivato nel dipartimento di Radioterapia oncologica avanzata dell’Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar. Un "super occhio" che integra e potenzia Ethos, macchina di radioterapia guidata da intelligenza artificiale, già in uso dal 2022, e definita adattiva, cioè in grado di ricalcolare a ogni seduta un nuovo piano di cura, in tempo reale, in base alle variazioni della massa tumorale e a quelle anatomiche che possono verificarsi durante il trattamento. Grazie a Hypersight questa apparecchiatura è ora equipaggiata, per la prima volta in Italia, e tra i pochi centri al mondo, con un software capace di catturare con qualità eccezionale le immagini del tumore da trattare e di colpirlo in appena sei secondi, permettendo di ricalcolare il piano di cura con estrema precisione e velocità senza precedenti. Ciò consente di individuare perfettamente la sede tumorale e di trattarla con estrema accuratezza e precisione, senza danni ai tessuti sani e in tempi più brevi, contribuendo a ridurre durata e numero delle sedute e abbattere le liste d’attesa. Con l’arrivo di questo sistema integrato, l’Irccs di Negrar si colloca ulteriormente all’avanguardia nella cura radioterapica dei tumori, confermandosi tra i centri più avanzati nell’offerta di trattamenti avanzati adattativi di tutti i tumori solidi, in fase iniziale e metastatica.

"Il nuovo strumento è una guida al trattamento di precisione in tempo reale, un’importante implementazione tecnologica introdotta al Negrar di recente - spiega Filippo Alongi, direttore del dipartimento di Radioterapia oncologica avanzata dell’Irccs Sacro Cuore Don Calabria e professore ordinario all’Università di Brescia -. Ora è come se si avesse a bordo un 'super mirino' per indirizzare e colpire con estrema precisione e nitidezza la sede della malattia tumorale da trattare, identificandola e colpendola in pochi secondi con estrema nitidezza. Il dispositivo consente infatti di ottimizzare l’efficacia del sistema permettendo di ricalibrare in pochi secondi e in tempo reale, cioè in sede di trattamento del paziente sul lettino, il nuovo piano di cura, sulla base dei cambiamenti della posizione, della forma o delle dimensioni del tumore, che comunque avvengono di seduta in seduta. Ciò si rivela un prezioso supporto del clinico anche nella definizione dei piani di cura personalizzati giorno per giorno su ogni caso, soprattutto nei pazienti più fragili e nelle condizioni più complesse. Il nuovo strumento permette di trattare anche i pazienti che non sono in grado di restare a lungo sotto la macchina, come ad esempio gli anziani e gli obesi, oppure i portatori di pacemaker o protesi metalliche dove questo tipo di immagini prodotte dal sistema non interferisce nel trattamento", riferisce Alongi.

 

"Questo sistema integrato, più rapido e di estrema precisione nella visualizzazione anatomica, consente di irradiare la massa tumorale in modo sartoriale, salvaguardando i tessuti sani circostanti, riducendo durata e numero di sedute, e abbattendo le liste di attesa e i costi indiretti dei pazienti e dei familiari verso l’ospedale, soprattutto per chi proviene da altre sedi o regioni lontane", sottolinea il professore

“La moderna tecnologia rende possibile trattare molti tumori solidi, in fase iniziale o metastatica, come quello della prostata, del polmone, del pancreas e del fegato in media in 5 sedute, indolori e di pochi minuti. Soprattutto, la radioterapia adattativa e di ultra precisione può essere impiegata anche in caso di recidive tumorali, re-intervenendo in pazienti già sottoposti a precedente radioterapia, che oggi non avrebbero altre opzioni di trattamento”, conclude Alongi.

 

 

 

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