15 Aprile 2025

Il 40% dei minori in Italia è sovrappeso o obeso

La commissione parlamentare per l'Infanzia e l'Adolescenza ha condotto un'indagine conoscitiva sul tema. La presidente Brambilla (NM): "Un dato allarmante che richiede azioni urgenti. L'obesità sia riconosciuta come malattia cronica". Il sottosegretario alla Salute Gemmato: "Governo pronto ad agire"

Di NS
Foto di Dayron Villaverde
Foto di Dayron Villaverde

"Il 40% dei bambini e dei ragazzi sotto i 18 anni in Italia è in sovrappeso o obeso: un dato allarmante, che ci pone al quarto posto in Europa e che richiede azioni urgenti. Per questo la commissione parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza ha voluto concentrare la sua terza indagine conoscitiva proprio sull’obesità minorile, approvando all’unanimità un documento con raccomandazioni concrete rivolte al governo e al Parlamento". Lo ha evidenziato Michela Vittoria Brambilla di Noi Moderati, presidente della Commissione, durante la presentazione dell’indagine conoscitiva su ‘Disturbi dell’alimentazione in età infantile e adolescenziale e sulle strategie di prevenzione, con focus sull’obesità'. 

"Il nostro obiettivo – ha spiegatola presidente Brambilla – è tutelare la salute fisica e psicologica delle nuove generazioni. L’obesità non è solo una questione alimentare, ma il riflesso di fragilità emotive, ambientali e culturali. Per questo chiediamo che l’obesità sia riconosciuta come malattia cronica, che le terapie siano inserite nei Lea, e che si investa in prevenzione, educazione alimentare e attività fisica".


La relatrice Gloria Saccani Jotti (FI) ha sottolineato che "il 40% dei bambini obesi lo sarà anche da adolescenti e l’80% degli adolescenti obesi lo sarà anche da adulti. È una vera e propria epidemia, che ha un costo sanitario ed economico enorme, ma che colpisce prima di tutto la dignità e il benessere della persona".
Il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato ha annunciato che “il governo è in linea con il lavoro del Parlamento e pronto ad agire. Abbiamo attivato un tavolo sull’alimentazione e vogliamo investire di più in prevenzione: oggi spendiamo il 90% per curare e solo il 5% per prevenire, dobbiamo cambiare rotta". E ha aggiunto: "La dieta mediterranea è un patrimonio che va difeso e valorizzato, così come l’educazione a stili di vita sani. L’obiettivo è migliorare la salute dei cittadini e la sostenibilità del nostro sistema sanitario nazionale". 

 

 

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