Camera, è Ugo Cappellacci (FI) il nuovo presidente della commissione Affari sociali
L'ex governatore della Sardegna a Nursind Sanità: "Il Covid? E' cambiato, ma non bisogna abbassare la guardia. Occorre adeguare l'azione alle mutate condizioni". Metodo di lavoro all'insegna della "condivisione". Massima attenzione alle "fasce più fragili della popolazione"

Ugo Cappellacci, come anticipato nelle scorse ore da Nursind Sanità, è il nuovo presidente della commissione Affari sociali della Camera. Oggi l'organismo di Montecitorio si è insediato e ha eletto i vertici: i vicepresidenti sono Luciano Ciocchetti (Unione di centro) e Luana Zanella (Verdi-Sinistra). Segretari Paolo Ciani del Pd e Carlo Maccari di Fratelli d'Italia. Ora, quindi, la commissione è operativa.
Il neo presidente, cagliaritano, classe 1960, è deputato di Forza Italia ed è stato alla guida della Regione Sardegna dal 2009 al 2014. A caldo, subito dopo la sua elezione, dice a Nursind Sanità che le priorità di lavoro saranno dettate dalla "situazione che stiamo vivendo: veniamo da una fase che ha visto disgregarsi il nostro tessuto sociale sotto i colpi della pandemia prima e delle conseguenze della guerra poi. C'è la necessità di continuare l'attività già avviata da questa commissione nella scorsa legislatura”.
Il metodo, sottolinea Cappellacci, sarà improntato alla ricerca della "coesione con tutti i gruppi parlamentari. Vorrei fare un lavoro di condivisione e di squadra", assicura. L'obiettivo, spiega ancora, è quello di "rimettere al centro quella umanità che è fondamentale nel lavoro di questa Commissione e puntare alla giustizia sociale, anche alla luce delle grandi disparità che si sono create".
Rispetto alla politica di contrasto al Covid il presidente ricorda di essere stato contagiato tre volte: "La prima in modo molto pesante, le altre due sono stati dei raffreddori. Oggettivamente, il virus si è modificato, ma questo non significa abbassare la guardia, dobbiamo adeguare l'azione alle mutate condizioni", sottolinea.
La Commissione si occupa di sanità, ma anche di politiche sociali. A tal proposito, il presidente spiega di voler dedicare particolare attenzione alle fasce più fragili, come gli anziani e i più piccoli. In particolare "penso ai bambini che hanno patito come pochi altri la situazione che abbiamo vissuto". Insomma, conclude, "c'è tanto da fare".