Senato, è Francesco Zaffini (FdI) il nuovo presidente della commissione Lavoro e Sanità
Il senatore appena eletto spiega a Nursind Sanità le priorità: "Dobbiamo lavorare alla messa a terra del Pnrr e risolvere il gravissimo problema delle liste di attesa". Un'altra urgenza sarà aiutare le Regioni sul mancato rimborso delle spese Covid

È un politico di lungo corso il nuovo presidente della commissione Affari sociali, Lavoro e Sanità del Senato. Si tratta, come Nursind Sanità aveva anticipato, di Francesco Zaffini, nato a Spoleto 67 anni fa, già membro della commissione Sanità nella scorsa legislatura e tra i massimi fautori della commissione di inchiesta sulla gestione del Covid, con un ddl già presentato al Senato in questo inizio di legislatura, come aveva fatto nella precedente.
"Seguiremo il programma del centrodestra - spiega il senatore di Fratelli d'Italia a Nursind Sanità -. Dobbiamo lavorare alla messa a terra del Pnrr e a risolvere il gravissimo problema delle liste di attesa. C'è poi da ragionare con urgenza sul mancato rimborso delle spese Covid e il riconoscimento dei costi aumentati delle bollette energetiche. Sono decisamente dalla parte delle Regioni, dobbiamo aiutarle".
Per Zaffini 12 voti a favore e dieci schede bianche. L'ufficio di presidenza é così composto: le due vicepresidenti sono Maria Cristina Cantù (Lega) e Daniela Sbrollini (Azione-Italia viva), mentre i segretari sono Elena Leonardi (FdI) e Ylenia Zambrito (Pd).
Nella sua lunga attività politica, Zaffini è stato consigliere regionale in Umbria prima per Alleanza nazionale dal 2000 al 2010 e poi per il Popolo delle libertà. Nel 2004 tenta la candidatura a sindaco di Spoleto, ma perde al primo turno contro il candidato del centrosinistra. Per lui anche un passato da bancario, dirigente del Banco di Sicilia e sindacalista dell’Ugl credito Umbria.
Zaffini intende valorizzare il ruolo delle professioni sanitarie all'interno delle quali "si registra grande disagio. Il giusto riconoscimento della loro professionalità sarà uno dei primi temi da affrontare. Ma ci sono anche altri aspetti centrali su cui lavorare come il ruolo del medico di medicina generale, la mancanza di professionisti e la questione del test di ingresso alla facoltà di Medicina, che va superato", conclude.