03 Febbraio 2023

Fumo, Sirchia 20 anni dopo: "La legge ha funzionato ma non basta"

Parla a Nursind Sanità l'ex ministro della Salute e autore della norma che nel 2003 ha cambiato le abitudini del tabagismo in Italia: "Ripartire dal divieto in cortili di scuole e ospedali"

Di Marta Tartarini
Fumo, Sirchia 20 anni dopo: "La legge ha funzionato ma non basta"

La legge Sirchia, che ha vietato il fumo nei luoghi pubblici, compie vent'anni e ora il Governo pensa a nuove misure per contrastare l'uso del tabacco. Nursind Sanità ha fatto un bilancio con il suo promotore, Girolamo Sirchia, ministro della Salute dal 2001 al 2005, che spiega il segreto del successo della norma: "Ha funzionato perché la gente l'ha condivisa, ma poi bisognava andare avanti e invece non si è più fatto nulla". Per il professore la prima cosa da mettere in campo è vietare il fumo nei luoghi simbolo della salute e della educazione: "E' assurdo vedere persone che fumano nei cortili delle scuole e degli ospedali", osserva Sirchia

Vent'anni fa veniva approvata la prima legge sul fumo, dal titolo 'Tutela della salute dei non fumatori'. Per tutti, la legge Sirchia. Che bilancio fa di quella rivoluzione per i comportamenti degli italiani?
È andata molto bene: nessuno si azzarda più a fumare al ristorante e al cinema. Il segreto del successo è stato che la gente l'ha condivisa. Purtroppo alcuni, pochi per fortuna, medici e infermieri continuano a fumare nei luoghi simbolo della salute e questa è una grossa sconfitta.

Poi nei successivi 20 anni non si è parlato molto del problema del fumo nei palazzi della politica.
La mia legge ha funzionato, ma non è sufficiente, bisognava andare avanti, invece c'è stata una inerzia istituzionale non giustificabile.

Ora il Governo parla di nuove misure contro il fumo, da cosa iniziare?
Io partirei dai luoghi dove possono crearsi assembramenti all'aperto, bisogna vietare di fumare nei parchi, nelle scuole e negli ospedali, dove al fumo passivo sono esposti i più fragili ed è anche un cattivo esempio. Ma questi provvedimenti vanno accompagnati anche da maggiore informazione.

A cosa pensa?
La cosa fondamentale è che si parli continuamente dei guasti che il fumo provoca alle persone, agli animali e all'ambiente. Il silenzio è il migliore alleato dei produttori di tabacco. Poi bisogna pensare a un piano a lungo termine.

Con una nuova legge?
No assolutamente, sconsiglio il Governo a fare una nuova legge perché le lobby sono troppo forti. Se vai in Parlamento ti massacrano, meglio fare norme comunali o altri tipi di interventi che non passino per le Camere.

L'Italia è tra i Paesi maggiori produttori di tabacco, questo è un ostacolo alle misure contro il fumo?
Certo, infatti in un programma di lungo termine bisogna lavorare per convertire queste produzioni in altre, sempre redditizie ma eticamente sostenibili.

Vieterebbe le sigarette elettroniche?
Innanzitutto bisogna capire che cosa c'è dentro, perché non lo sappiamo con esattezza. Comunque, sono nocive e creano assuefazione. Ci sono negozi che vendono questi dispositivi per e-cig e tabacco riscaldato con vistose insegne, vanno proibite tutte le pubblicità.

Resta chi al fumo proprio non vuole rinunciare. Le sale fumatori al chiuso vanno mantenute?
Quello è stato il compromesso per poter far passare la legge, ma ora si possono eliminare. Tra l'altro mi sembra che siano veramente molto poco diffuse.

Insomma, il Governo deve andare avanti?
Sì, spero e credo che lo faccia, ma deve sapere che troverà molte resistenze da parte delle lobby del tabacco.

 

 

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