Salmonella: sale l'allerta in Italia, epidemia negli Usa
Dall'inizio dell'anno sono finiti nel mirino del ministero della Salute ben 260 prodotti infetti. Il contagio dilaga invece in 25 Stati americani: sono 162 le persone colpite, di cui 54 ricoverate in ospedale

Sale la soglia di allerta in Italia per il rischio salmonella. Dal ministero della Salute è arrivato un richiamo alimentare per tre lotti di pesto mantovano a fette, marchiati “Cucina Express” della catena Despar, prodotti dalla azienda Aspiag Service di Monselice, nel padovano. Il provvedimento precauzionale si fonda, appunto, sul rischio per la salute dei consumatori in ragione della presenza di Salmonella spp nel prodotto. L’evento, peraltro, segue quello di pochi giorni fa che aveva visto il dicastero di Lungotevere Ripa segnalare il richiamo da parte dell’operatore di due lotti di tè rooibos e basilico biologico a marchio Dharma Té. Dall’inizio dell’anno Il Fatto Alimentare, testata specializzata, ha contato ben 121 richiami, per un totale di 260 prodotti.
Ma mentre nel Bel Paese la preoccupazione è ancora entro livelli di guardia, dagli Usa arriva un vero e proprio allarme. È in corso, infatti, un'epidemia in 25 Stati americani e nel Distretto di Columbia. Lo rendono noto i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) statunitensi. Al momento sono 162 le persone infettate, di queste 54 sono ricoverate in ospedale. I dati epidemiologici mostrano che una o più partite di cetrioli potrebbero essere state contaminate dalla salmonella, da qui la raccomandazione a non consumare i cetrioli nei quali è stata individuata l'infezione. Sono, infatti, in corso ulteriori test per verificare se si tratta dello stesso ceppo che fa ammalare le persone. Gli epidemiologi stanno analizzando ulteriori partite dell'ortaggio per verificare se sono infette.
Intanto l'azienda Fresh Start Produce Sales Inc. ha ritirato i suoi cetrioli che venivano venduti sfusi in centri di distribuzione al dettaglio, grossisti e distributori di servizi di ristorazione in 14 Stati. Tuttavia questi venditori potrebbero averli spediti in altri Stati o riconfezionati per i negozi al dettaglio. Al momento gli Stati interessati dalla distribuzione dei cetrioli incriminati sono: Alabama, Florida, Georgia, Illinois, Maryland, Carolina del Nord, New Jersey, New York, Ohio, Pennsylvania, Carolina del Sud, Tennessee, Virginia e Virginia Occidentale. Gli ortaggi, coltivati in Florida, sono stati spediti tra il 17 maggio e il 21 maggio 2024. Cdc chiarisce che non sono stati ritirati dal mercato i cetrioli inglesi o i mini cetrioli e che gli ortaggi richiamati non dovrebbero essere più disponibili nei punti vendita.
Tra le raccomandazioni, Cdc invita a non mangiare i cetrioli ritirati dal mercato; verificare presso il punto vendita se gli ortaggi presenti in casa rientrano nelle partite ritirate ed evitare di ingerirli se non si riesce a ricostruirne la provenienza; lavare gli oggetti e le superfici che potrebbero aver toccato i cetrioli richiamati utilizzando acqua calda e sapone o una lavastoviglie; chiamare il proprio medico se compaiono i seguenti sintomi riferibili alla salmonella: diarrea e febbre superiore a 38.8 gradi; diarrea da oltre 3 giorni che non migliora; diarrea sanguinolenta; vomito abbondante tanto che non si riesce a trattenere i liquidi; segni di disidratazione, come non fare molta pipì; secchezza della bocca e della gola e sensazione di vertigini quando ci si alza. Quanto alle attività commerciali che vendono o servono il prodotto, Cdc raccomanda di: non vendere, né servire i cetrioli ritirati; lavare e disinfettare gli oggetti e le superfici che potrebbero essere entrati in contatto con gli ortaggi ritirati ed avvisare i clienti che potrebbero averli acquistati utilizzando cartelli nei negozi o e-mail.
Si ricorda infine che la maggior parte delle persone infette da salmonella soffrono di diarrea, febbre e crampi allo stomaco. I sintomi di solito iniziano da 6 ore a 6 giorni dopo l’ingestione dei batteri. La maggior parte delle persone guarisce senza trattamento dopo 4-7 giorni. Alcune persone, in particolare i bambini di età inferiore ai 5 anni, gli adulti di età pari o superiore a 65 anni e le persone con un sistema immunitario indebolito, potrebbero manifestare malattie più gravi che richiedono cure mediche o ricovero ospedaliero.
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