Liste d'attesa, Schillaci a caccia di risorse
Il ministro fa quadrato intorno alla legge ma annuncia un incontro con Giorgetti: "Al lavoro per avere più risorse nella prossima finanziaria". M5s attacca: "Un passo avanti verso il baratro". Sulla ricetta per reperire infermieri la critica del Nursind
Di Pa.Al.
Il giorno dopo l’ok definitivo della Camera al decreto liste d’attesa, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, fa quadrato intorno al provvedimento, benedetto dalla stessa premier Giorgia Meloni ("Dopo aver portato il fondo sanitario al suo livello più alto di sempre – ha detto ieri -, compiamo ulteriori passi avanti per garantire il diritto alla salute dei cittadini) e, in una intervista al Messaggero, dichiara di confidare nei primi risultati già in autunno. Il titolare del dicastero di Lungotevere Ripa, però, se da un lato difende la legge, finita nel mirino delle opposizioni soprattutto per la carenza di risorse – "In realtà le risorse ci sono. Penso ad esempio a quelle perla flat tax al 15% e quindi per pagare di più gli straordinari a medici, infermieri e operatori sanitari di cui abbiamo parlato. Sono 101 milioni di euro nel 2024, 160,3 per il 2025 e 165,9 dal 2026 a regime. Sono oltre 400 milioni" -, dall’altro annuncia anche di dover incontrare il ministro Giancarlo Giorgetti nei prossimi giorni e ammette: "Questo provvedimento non può essere lasciato da solo e stiamo lavorando per avere risorse in più per il fondo sanitario nella prossima finanziaria", pur non potendo fare previsioni su quanto potrà ottenere.
Tutte dichiarazioni, della premier prima e di Schillaci oggi, che forniscono un assist al Movimento cinque stelle, tra i partiti più in trincea su questo tema: "È sempre interessante constatare come la premier Meloni e il ministro Schillaci vivano in un meraviglioso mondo delle favole, nel quale non solo la sanità italiana non ha nessun problema ma grazie a loro sta anche migliorando. La presidente del Consiglio ha commentato l’approvazione del decreto truffa sulle liste d’attesa parlando di 'passi avanti' in sanità e continuando a ripetere la menzogna del record di risorse. Peccato che l’unico vero passo compiuto dal Servizio sanitario nazionale con questa mossa del governo sia verso il baratro", hanno commentato i parlamentari delle commissioni Affari sociali di Camera e Senato.
Schillaci finisce nel mirino stellato soprattutto per le sue parole sul superamento del tetto di spesa: "C'è un problema di personale. Noi però – sono state le parole del ministro - dal 2025 avremo un nuovo calcolo del fabbisogno e speriamo di potere superare il tetto di spesa e di potere assumere più medici, più infermieri, più operatori sanitari". Una palla alzata per il M5s che subito è passato al contrattacco, definendo "clamoroso" il fatto che il responsabile del dicastero di Lungotevere Ripa "si sia già rimangiato l’annuncio sul superamento del tetto di spesa per l’assunzione di personale", che appunto "ora il governo 'spera di superare'".
In realtà, sulla carenza di organico, Schillaci è andato anche oltre, tornando per esempio a parlare dell’India come uno dei bacini principali da cui pescare infermieri e sottolineando il lavoro in corso con "con la Federazione nazionale dell'Ordine professionale degli infermieri. La carenza degli infermieri è un problema mondiale e riguarda non solo l'Italia, ma tutti i Paesi occidentali. Noi vogliamo avere subito infermieri che vengono da fuori perché in Italia non li abbiamo, insieme all'Ordine però – ha rimarcato - vogliamo rivalutare questa professione dando maggiori gratificazioni economiche, ma anche prospettive di carriera e professionali".
Due strategie (importare professionisti dall’estero e valorizzare la professione) che secondo il Nursind, però, non si reggono insieme: "Come abbiamo sempre detto – ha evidenziato il segretario nazionale Andrea Bottega -, attingere, ammesso che se ne trovino di disponibili, ad infermieri dall'India è solo un modo per prendere tempo. Una soluzione tampone che lascia il tempo che trova e che accrescerà le incertezze di tenuta del nostro Ssn. Mentre si continua a ritardare l’unica cosa che andrebbe fatta con urgenza e cioè valorizzare gli infermieri adesso per scongiurare i licenziamenti e soprattutto provare ad attrarre nuove leve".
Una ricetta contro la carenza di personale, quella dell’esecutivo, nel mirino pure dai parlamentari M5s che non a caso hanno parlato di "uno dei tanti passaggi surreali di un’intervista nella quale il ministro non manca anche di chiedere nuovi straordinari a lavoratori sanitari già stremati e dichiara di voler rispondere alla carenza di infermieri con una soluzione futurista. Più risorse? – si sono chiesti - Macché. Stop al demansionamento e riconoscimento del lavoro usurante? Forse un’altra volta. Rendere più attrattiva la professione per i giovani? Manco a parlarne. La grande idea del ministro è farli arrivare dall’India. Insomma, la capacità di questo governo di mentire e di fare promesse vuote è superata solo dalla sua incompetenza e dal cinismo con il quale prende in giro gli italiani e gioca con il loro diritto alla salute".
Sempre più vicini ai nostri lettori.
Segui Nursind Sanità anche su Telegram