03 Ottobre 2024

Palude liste d'attesa. Opposizioni all'attacco

La denuncia M5s: "il governo dorme. Mancano ancora i decreti attuativi per rendere efficaci le già poche misure del provvedimento". Il Pd incalza l'esecutivo: "Vorremmo sapere quali sono i tempi"

Di NS

Lo avevano etichettato come "trofeo elettorale" e "decreto fuffa", rispettivamente copyright M5s e Pd. Ora, con i decreti attuativi ancora in stallo, le opposizioni hanno buon gioco a scagliarsi nuovamente contro il decreto Schillaci sulle liste d’attesa.

 

Non ci pensano due volte i parlamentari del Movimento cinque stelle nelle commissioni Affari sociali di Camera e Senato che, infatti, attaccano a testa bassa: "Fa specie, oggi, ricordare la tragicomica conferenza stampa del governo sul decreto Liste d’attesa, presentato – non a caso a poche ore dalle elezioni Europee – come soluzione storica e panacea di tutti i mali della sanità italiana. Erano bastati pochi giorni perché i grandi annunci venissero già ridimensionati, visto che appena incamerati i voti dei cittadini il ministro Schillaci aveva rinviato l’abolizione del tetto di spesa per il personale. Ora, a distanza di mesi, la situazione è ancora più incresciosa, perché Meloni e i suoi hanno passato l’estate a dormire e mancano i decreti attuativi per rendere efficaci le già poche misure contenute in quel decreto truffa". Oltre a "non aver stanziato un euro per arrivare al risultato sperato, ovvero un accesso più rapido della cittadinanza a visite ed esami. In pratica - aggiungono -, il governo ha messo in attesa le liste d’attesa e, con esse, il diritto alla salute delle persone".

Dal Pd si leva la voce di Gian Antonio Girelli, deputato della commissione Affari sociali: "Il governo continua imperterrito a rimanere silente di fronte ad un problema reale che a distanza di mesi ancora non è stato risolto – sottolinea -. Ma soprattutto rimane silente di fronte agli avvertimenti che medici, infermieri, personale sanitario, personale ospedaliero, associazioni di categoria puntualmente manifestano. Non sono stati stanziati fondi sufficienti, anzi quei pochi denari stanziati direi che sono scarsissimi e il dl liste d’attesa è stato un flop". Per poi incalzare l’esecutivo: "Noi del Partito Democratico vorremmo sapere quando e quali sono i tempi affinché si possano ridurre queste liste d’attesa".