Milleproroghe, via libera con polemica
Il provvedimento passa in via definitiva alla Camera. Sulla sanità si spacca anche la maggioranza. Lo stop alle multe per i no vax non piace a Forza Italia: "Un errore, ma siamo leali". Furfaro (Pd): "Il governo cancella il fondo per i disturbi del comportamento alimentare"

La Camera ha dato il via libera definitivo al decreto Milleproroghe, dopo l’approvazione in Senato. Dal colpo di spugna per i no vax alla proroga dello scudo penale Covid, il testo è passato in Aula senza modifiche e viene quindi convertito in legge. Non si arrestano però le polemiche sul provvedimento. Anche in seno alla maggioranza stessa. A dare fuoco alle polveri è Forza Italia che definisce un errore lo stop alle multe per i no vax: Forza Italia è "leale" con gli alleati di centrodestra, ma ciò non significa che modifichi la sua posizione sui vaccini e sulle sanzioni nei confronti di chi non ha rispettato la legge, perchè "per noi il principio della certezza della pena è sacrosanto", così come "la fiducia nella scienza". Lo ha detto in dichiarazione di voto finale sul decreto il capogruppo di FI in commissione Affari costituzionali, Paolo Emilio Russo, intervenendo in Aula della Camera. L'esponente azzurro si riferisce all'articolo del decreto che cancella le multe per chi non ha rispettato gli obblighi vaccinali decisi durante la pandemia da Covid. Russo spiega che non si tratta di "una questione di dettaglio ma che riguarda la vita e la morte e non parlo per metafore. Noi non siamo d’accordo con la scelta di promuovere la cancellazione delle sanzioni per chi non ha rispettato le norme e gli obblighi vaccinali contro il Covid. Non si tratta di recuperare vecchie cartelle o tartassare i commercianti, ma di indirizzo e educazione. Oggi celebriamo un triste anniversario", 5 anni fa ci fu "il famoso paziente zero, da quel giorno milioni di contagi e forse 200mila morti" e "dimenticare il pericolo è un errore non per il passato ma per il futuro", non vorremmo "mai passasse il messaggio che se ci dovessimo di nuovo trovare a dover adottare misure restrittive qualcuno scelga di non rispettarle sperando poi in una cancellazione successiva delle sanzioni. Per noi il principio della certezza della pena è sacrosanto, è un valore sempre così come la fiducia nella scienza e nei vaccini" e per questo Fi ha presentato un ordine del giorno, "accolto dal governo, sul continuo impegno degli obiettivi della campagna vaccinale. Ribadiamo questo principio pur senza mettere in discussione la correttezza della collaborazione con i nostri alleati del centrodestra e la nostra lealtà".
Sul fronte della minoranza ad attaccare a testa bassa in Aula è stata la vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, Simona Bonafé: "La scelta politica di abrogare le sanzioni ai No Vax, in particolare, rappresenta uno schiaffo ai milioni di italiani che si sono vaccinati per il bene di tutti, anche di quelli che non lo hanno fatto. Questa maggioranza sceglie di premiare proprio coloro che si sono sottratti, non vaccinandosi e nei mesi più bui della pandemia, quando il bollettino dei ricoveri e delle persone decedute riportava cifre da guerra militare, al dovere di solidarietà nei confronti della comunità, beneficiando indirettamente della vaccinazione di tutti gli altri milioni di italiani. Siamo contrari all’idea di società di questa maggioranza e cioè all’idea di una società ingiusta, senza solidarietà, dove vincono i più furbi e dove il principio di legalità vale solo per i deboli".
Non meno duro l’affondo del M5s: "Questo decreto 'Mille-Toppe' è il solito pastrocchio senza visione - ha detto il deputato Alfonso Colucci, capogruppo Cinque stelle in commissione Affari costituzionali -. E' rimasto fermo un mese al Senato solo perchè i partiti di maggioranza si paralizzavano a vicenda facendo l’uno da guardia all’altro, in un clima di totale diffidenza. Un provvedimento che avrebbe dovuto e potuto aiutare famiglie e imprese si è trasformato in un fallimento totale, il prodotto della gestione dilettantistica e improvvisata di un governo allo sbando". E poi ancora: "La loro priorità è cancellare le multe ai no vax e negare la scienza invece di occuparsi dei problemi veri del Paese".
Sempre sul fronte delle misure che riguardano la sanità, infine, è il deputato dem Marco Furfaro a puntare l’indice via social network contro la maggioranza per la totale assenza di attenzione e risorse ai disturbi del comportamento alimentare: "Il governo Meloni - ha scritto - ha spazzato via il fondo contro i disturbi del comportamento alimentare. Prima lo hanno azzerato con la legge di Bilancio. Poi hanno fatto lo stesso con il decreto Milleproroghe. Adesso, non contenti, hanno bocciato il mio ordine del giorno, sottoscritto da tutta l’opposizione, che impegnava la maggioranza a ripristinarlo e ad applicare la legge che prevede l’inserimento dei Dca nei Lea come malattie a sé stanti, con un budget autonomo e l’obbligo per ogni regione di dotarsi di tutti i livelli di cura. Mentre parlano di aiutare le famiglie e urlano ‘giù le mani dai bambini’, quattro milioni di persone in Italia affette da Dca restano senza cure: di queste, un milione sono proprio bambini".
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